Blue-Chips tutte positive in questo Venerdì 11 Novembre; l’indice di riferimento a Piazza Affari guadagna poco meno del 3% vicino all’apertura di Wall Street, dopo aver sfiorato quota 15750 che ora diventa il livello di interesse valido fino a fine giornata (da controllare quindi in close weekly).
In cima al listino troviamo Banca Popolare di Milano che recupera il 10% dopo la fase di incertezza del settore, seguita da Impregilo al 9.42% di guadagno e Ubi Banca sul terzo gradino del podio a quota 7%. Queste le azioni che nel pomeriggio potrebbero ritracciare il movimento per allinearsi al resto del listino, mentre invece su Fiat Industrial, Eni, Fiat, Mediaset, Exor ed Enel Green Power possiamo aspettarci sorprese nel pomeriggio. Le società elencate hanno infatti passato una mattinata anonima sul listino tanto che i guadagni sono inferiori all’indice di riferimento nonostante la grande capitalizzazione che queste hanno. Nel pomeriggio, in accordo con Wall Street, si attende un nuovo movimento direzionale (rialzista sopra a 12000 e ribassista sotto a 11900) che interesserà proprio le blue-chips indicate “sbloccando” la situazione tecnica e seguendo il close settimanale del Dow Jones.
La tensione sui titoli di Stato, per quanto l’azionario sia positivo in questo Venerdì di Novembre, non accenna ad allentarsi; il top assoluto vicino a 570 punti sul differenziale Btp a 10 anni e Bund dimostra come la situazione sia ormai oltre il punto di non ritorno e per vedere lo spread sotto a quota 350-300 dovremo assistere ad una vera ripresa. Questo non è per forza un male, se si crede nell’Italia; nel caso in cui infatti le misure prese riusciranno a risollevare le sorti, allora i tassi attuali sono assolutamente vantaggiosi e la garanzia massima (quella dello Stato) conserverà il suo valore facendo fare ottimi investimenti ai risparmiatori che non vedono rischi particolarmente alti nello stato Italiano.
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