Nuove importanti novità nell’organigramma di Generali. Il nuovo amministratore delegato della banca ha infatti scelto di effettuare un rimpasto piuttosto corposo ai vertici del top management societario. Tra le innovazioni più rilevanti segnaliamo – come anticipato in esclusiva dal quotidiano La Repubblica – l’arrivo di Alberto Minali da Ras e lo spostamento di Paolo Vagnone verso la guida delle attività Corporate. Il direttore generale Raffaele Agrusti seguirà infine il business del mercato italiano.
Tra le new entries più significative vi è pertanto quella di Alberto Minali, un dirigente ben noto all’interno del mondo assicurativo, che aveva avuto modo di lavorare con il nuovo amministratore delegato Mario Greco già ai tempi di Ras e, successivamente, in Eurizon. Minali diverrà il nuovo direttore finanziario della compagnia, rispondendo direttamente a Greco, e prendendo in carica alcune funzioni che oggi sono in capo al direttore generale Raffaele Agrusti, il cui ruolo sarà pertanto ridimensionato.
Non è questa, comunque, l’unica novità approvata dal comitato esecutivo sull’organigramma e sulla gestione societaria. Al direttore generale Agrusti sarà infatti destinato il business italiano, che verrà rilanciato attraverso la configurazione del country manager. Paolo Vagnone, che era l’attuale country amanger, passerà a condurre e amministrare un progetto fondamentalmente commerciale, finalizzato al lancio di una piattaforma unificata di tutti i prodotti predisposti nel portafoglio del gruppo assicurativo.
Le novità predisposte su volere di Greco (che vanta una semestrale positiva per la società) non sono certamente le prime a stravolgere il tradizionale organigramma di Generali. Pochi giorni fa aveva rescisso il contratto di collaborazione con Carmelo Furci, presidente di Generali Brasil Seguros, avviando di fatto (e in sostanza) un’opera di rinnovamento del vertice societario che era stata messa in freezer dalla vecchia gestione Perissinotto. Altre novità dovrebbero riguardare il prosieguo del mandato del manager di Generali, che sembra essere sempre più intenzionato a compiere una vera e propria rivoluzione nei nomi e nelle funzioni aziendali.
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