Le retribuzioni dei manager Fonsai non conoscono crisi, nè tracolli finanziari. Anche nell’anno più difficile nella recente storia della compagine assicurativa, infatti, i vertici del management societario sono riusciti a portarsi a casa ben 16 milioni di euro. Il tutto – anticipavamo – a fronte di un crollo dei conti aziendali, con un esercizio chiuso in perdita netta per 800 milioni di euro.
Secondo quanto ricordava il quotidiano Milano Finanza passando in rassegna le remunerazioni dei “big” manager Fonsai, “a guidare la classifica dei compensi, in base alla relazione sulle remunerazioni, è Piergiorgio Peluso, attuale cfo di Telecom, uscito a settembre con 5,01 milioni di euro, comprensivi di una buonuscita di 3,8 milioni. Ma anche i due Ligresti rimasti nel cda di Fonsai, Paolo e Jonella (presidente fino ad aprile, poi vicepresidente), sono stati ricompensati rispettivamente con 1,1 milioni e 927 mila euro. Giulia, presidente di Premfin, ha invece ricevuto per l’incarico 1,695 milioni”.
Particolarmente rilevanti anche i compensi per l’ex amministratore delegato, Emanuele Erbetta (1,82 milioni di euro) e per il vicepresidente Antonio Talarico (1,33 milioni di euro).
Non se la passa male nemmeno il collegio sindacale, con un costo complessivo di 755 mila euro, oltre a 9,3 milioni di euro per il consiglio di amministrazione e i 5,5 milioni di euro per le buoneuscite Peluso e Perco.
Si noti altresì, concludeva il quotidiano MF, che le retribuzioni per il consiglio di amministrazione si riferiscono ai soli primi dieci mesi del 2012 (come precisato dalla stessa nota diffusa), visto e considerato che dal mese di novembre è entrato in carica il consiglio di amministrazione espresso da Unipol (qui, in proposito, il nostro ultimo speciale di commento sull’andamento dei risultati confluiti all’interno del bilancio Unipol 2012), il nuovo azionista di controllo, con conseguente taglio dei costi. Per gli ultimi due mesi dell’anno, infatti, sono stati spesi “solo” 440 mila euro, con 158 mila euro per il nuovo amministratore delegato, Carlo Cimbri.