Il 20 dicembre 2012 è in previsione il consiglio di amministrazione che dovrà definire i concambi per le fusioni tra Unipol, FonSai, Milano Assicurazioni e Premafin. Sebbene è possibile (per alcuni analisti, probabile) che i concambi possano essere lievemente previsti, le percentuali non dovrebbero discostarsi più di tanto da quanto già annunciato al mercato: Unipol Assicurazioni 61%, FonSai 27,5%, Milano Assicurazioni 10,7% e Premafin 0,85%. Ma vediamo cosa è accaduto negli ultimi giorni in Fonsai, e cosa potrà accadere da qui alla riunione del board di fine dicembre.
Durante una recente conference call, l’amministratore delegato Cimbri ha evidenziato – come abbiamo già avuto modo di sottolineare – come i concambi dovrebbero rimanere più o meno quelli già fissati a maggio. L’attesa è pertanto prevalentemente indirizzata alla presentazione del piano industriale della nuova entità Unipol Sai, che costituirà la linea guida per la nascita ufficiale del nuovo gruppo assicurativo, che dovrebbe vedere la luce entro l’estate del 2013 (qui invece l’esito del precedente cda).
Elementi, quelli di cui sopra, che Milano Finanza sottolinea siano “alla base della visione positiva di Intermonte sul titolo Fondiaria Sai che ritengono fortemente sottovalutato agli attuali prezzi. Anche Equita continua a puntare (buy e target price a 1,52 euro) sull’azione perché la gestione corrente mostra andamenti eccezionalmente buoni, frutto dell’attuale congiuntura macro favorevole al business danni (la crisi economica incide negativamente sul traffico abbattendo il numero di sinistri registrati)”.
In aggiunta a quanto sopra, si tenga altresì conto che la scelta di rafforzare le riserve patrimoniali è dipendente strettamente dalla volontà del nuovo top management della compagnia di potersi presentare al prossimo esercizio con riserve che non richiedano ulteriori aggiustamenti con effetto negativo sul bilancio. I
“Equita ha quindi accolto con favore la volontà del management di effettuare un’accurata pulizia di bilancio e un adeguato rafforzamento delle riserve al fine di presentarsi nel 2013 con una redditività esclusivamente dettata dalle dinamiche del business ordinario” – chiude MF .