Il gruppo Unipol non smette di far parlare di sé: le vicende relative alla fusione con Fondiaria Sai e tutti i risvolti e le conseguenze economiche che ne potrebbero derivare sono ormai note da diverso tempo, ora è giunto il momento di conoscere quali sono state le performance finanziarie della compagnia nel corso del 2011. Le indicazioni più importanti sono quelle che sono state predisposte dallo stesso consiglio di amministrazione, indicazioni senza’altro utili per tutti gli azionisti. Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da dire che la raccolta relativa ai premi è andata ben oltre i 6,5 miliardi di euro dell’esercizio precedente, mentre il volume di affari complessivo per quel che concerne il ramo vita, uno dei più importanti per Unipol, è stato ancora una volta superiore rispetto ai 229 milioni di euro che si riferiscono al 2010.
►UNIPOL GRUPPO FINANZIARIO DELIBERA L’AUMENTO DI CAPITALE
In questo secondo caso, inoltre, occorre considerare che si sta parlando dei cosiddetti Ape, vale a dire i premi annuali equivalenti. Ma non è tutto: in effetti, si possono citare anche il margine industriale in sensibile miglioramento da un anno all’altro e il combined ratio più basso (il complemento a uno del margine sulle vendite del settore assicurativo: un suo aumento indica di solito una gestione peggiore). Tutte queste indicazioni saranno più che utili per una discussione in assemblea, tanto che si parlerà in maniera diffusa dell’aumento di capitale, una operazione resasi necessaria dopo la maxi-integrazione già ricordata con Fonsai.
►I TITOLI DELLA FAMIGLIA LIGRESTI SONO ANCORA NERVOSI
I dati relativi al segmento bancario, poi, non sono stati da meno, con un buon miglioramento per quel che riguarda la liquidità totale che è stata raggranellata nel corso dell’ultimo trimestre del 2011, senza però dimenticare la crescita molto promettente della raccolta diretta dalla clientela. L’anno attualmente in corso, infine, dovrebbe riservare una raccolta premi costante e in linea con i volumi del 2011.