Dal prossimo anno comincerà il graduale aumento dell’età pensionabile delle donne

 Già dal 2010 vi sarà dunque l’innalzamento graduale dell’età a cui le donne potranno andare in pensione, in modo da giungere alla quota dei 65 anni, già preannunciata dal governo nei mesi scorsi, nel 2018. Tale proposta riguarda, in particolare, l’aumento dell’età pensionabile per quelle donne che svolgono un lavoro all’interno della pubblica amministrazione; per entrare nel dettaglio, l’aumento graduale sarà di un anno ogni due anni, così che nel 2018 vi sarà una reale parificazione con l’età pensionabile degli uomini. La proposta è contenuta in un solo articolo di legge che reca il titolo “elevazione dell’età pensionabile per le dipendenti pubbliche” e dovrebbe molto probabilmente essere inserito all’interno del disegno di legge comunitaria che le commissioni stanno vagliando in Senato, attraverso un emendamento.

Analisi Tecnica: nuovo target per l’S&P-Mib

 Da mesi ormai sul mercato Italiano è vietata la vendita short delle azioni di bancari ed assicurativi. Il provvedimento della Consob, che è stato prorogato fino al 31 Maggio 2009, è stato emesso per “fermare la speculazione” ritenuta la causa dei ribassi avuti sui listini.
Da quando le vendite allo scoperto sono state vietate, non vi è stato alcun recupero dei titoli, anzi la situazione si sta deteriorando giorno dopo giorno incessantemente. Viene da chiedersi se, ammesso che ci sia, è veramente la speculazione il male del nostro sistema, oppure se ci sono problemi più grandi e radicati che stanno portando al collasso i listini mondiali.
Ennesima giornata nera sui mercati finanziari, ma nessuna sorpresa per l’analisi tecnica: il trend era negativo e semplicemente viene ri-confermato con una performance rossa del 6,02%.

Contro la crisi anche il Papa: in primavera un’enciclica sulle questioni sociali

 Anche il Vaticano comincia a occuparsi di problemi economici e di crisi finanziaria: gli ultimi due interventi di Papa Benedetto XVI sono stati proprio indirizzati in questo senso, al fine di denunciare le problematiche economiche e sociali e anche in previsione della stesura di una futura enciclica che affronti le questioni in maniera più approfondita, a cui il pontefice sta già lavorando. Già la scorsa settimana Benedetto XVI aveva parlato apertamente di economia, nel corso dell’incontro con i parroci di Roma, con cui si è, come dire, “sfogato”, confidando la fatica e la difficoltà di una riflessione su questi temi. Secondo alcune fonti, l’enciclica, la quale sarebbe la terza per il Papa, dovrebbe essere pubblicata a breve entro la fine della primavera e dovrebbe avere il titolo “Caritas in veritate”.

S&P Mib andamento Borse, i migliori e i peggiori di giornata: 02-03-2009

 S&P Mib i top 10 di giornata:
FIAT 3,6200 1,61%; PARMALAT 1,4780 0,89%; MONDADORI 2,3800 -0,10%; FINMECCANICA 9,9200 -1,88%; IMPREGILO ORD 2,1550 -2,38%; GENERALI 11,6300 -2,43%; MEDIASET 3,4300 -2,63%; STMICROELECTRON 3,3700 -2,81%; ALLEANZA 3,8175 -2,86%; ATLANTIA 10,0300 -2,90%

S&P Mib i flop 10 di giornata:
SEAT PG 4,5900 -9,56%; UNICREDIT 0,9180 -9,11%; UBI BANCA 6,8450 -8,73%; BANCO POPOLARE    2,7800 -8,33%; UNIPOL 0,6525 -8,10%; INTESA SANPAOLO 1,7810 -8,01%; A2A 1,0500 -7,89%; ENI 14,6400 -7,69%; TENARIS 6,3600 -7,09%; LOTTOMATICA 11,8200 -6,93%

Analisi Tecnica: chiusura mensile per gli indici Mondiali

 Chiusura del mese disastrosa per gli indici mondiali e l’Italia ovviamente non è da meno.

Dall’apertura del mese di Febbraio a quota 17676 siamo ora a 15282 con una perdita percentuale del 14,79% in soli 28 giorni di calendario.
La media mobile veloce staziona ancora in area 33000, quindi non fornisce assolutamente indicazioni utili allo stato attuale. Intanto l’RSI mensile a 14 periodi si porta fortemente in ipervenduto in zona 15: quanto si potrà ancora continuare a scendere con questo ritmo? Dove vogliono arrivare i mercati?

Continuando di questo passo, lo zero è vicino, e difficilmente ci arriveremo. Insomma, anche se la crisi non è finita, è ora di fermarsi per evitare la chiusura delle Borse valori causa mancanza di compratori. Vista la condizione attuale, tecnicamente è necessario scaricare gli oscillatori, e la cosa può avvenire in due modi: lateralizzando oppure rimbalzando per diversi mesi. La seconda ipotesi attualmente non è probabile vista la situazione globale, pertanto per la prima volta ci si augura un laterale dei prezzi che salverebbero dal default degli indici.

Il vertice UE mette in luce la situazione allarmante dei paesi dell’est Europa

 I capi di Stato e di governo dell’Unione Europea riuniti a Bruxelles nel vertice anti-crisi, si sono detti contrari, Germania in testa, a un piano speciale di sostegno economico dei paesi dell’Europa dell’est, dichiarandosi comunque pronti a prendere in esame ogni caso singolarmente. La proposta che ha destato maggiori attriti all’interno della riunione è stata quella presentata dall’Ungheria, la quale ha richiesto un piano specifico da 160-190 miliardi di euro. I dati economici sui paesi dell’est Europa sono abbastanza evidenti e contribuiscono a rendere più cupo lo scenario finanziario globale. Credit Suisse ha proprio effettuato uno studio al riguardo, mettendo in luce come i paesi più vulnerabili all’attuale crisi si trovano in questa parte del mondo.

L’euro subirà forti ripercussioni dal prossimo taglio della BCE

 La Banca Centrale Europea è ormai in una situazione di forte pressione e seguirà l’esempio di altri istituti centrali come la Bank of England e la Federal Reserve per quanto riguarda la predisposizione di misure aggiuntive volte a combattere il profondo rallentamento dell’economia internazionale. Come annunciato ieri, presso l’Euro Tower di Francoforte si è dunque deciso, dopo aver già abbassato i tassi di mercato fino al 2% durante lo scorso mese di ottobre, di tagliare ulteriormente i tassi di 50 punti base nel corso del prossimo meeting in programma per il 5 marzo. Miguel Angel Fernandez Ordonez, membro del Consiglio dei Governatori della BCE, ha annunciato proprio questa settimana che i policy makers sono stati “obbligati” ad esaminare con attenzione l’uso potenziale di strumenti non convenzionali; inoltre, è in una buona fase la revisione dei passi da effettuare.

In arrivo il “bonus elettrico” per chi utilizza apparecchi salva-vita

 Il ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola ha dato il via libera al cosiddetto “bonus elettrico”, il quale permetterà di ottenere uno sconto compreso tra i 60 e i 150 euro sulle bollette per le famiglie con bassi redditi e per quegli ammalati che sono costretti ad utilizzare macchinari elettrici salva-vita. Il bonus vale all’incirca 400 milioni di euro ed è retroattivo dal mese di gennaio 2008: l’iniziativa del governo si va a sommare alle altre misure attivate in favore delle famiglie, come la social card e i bonus sul gas. Come hanno precisato lo stesso ministro Scajola e Alessandro Ortis, presidente dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas:

Si è riusciti a coinvolgere tutti i consumatori di energia elettrica al fine di aiutare in maniera solidale le famiglie più bisognose, senza andare a pesare in maniera eccessiva sulle altre famiglie e sulle aziende.