Il G20 pianifica a Berlino le future strategie di regolamentazione finanziaria

 Il meeting di Berlino che ha riunito il G20 (ovvero il gruppo che riunisce i 19 paesi più industrializzati insieme all’Unione Europea), in preparazione del prossimo vertice di Londra del 2 aprile, ha mostrato molti punti comuni nelle intenzioni dei diversi interlocutori: i rappresentanti delle principali economie dell’Unione Europea hanno infatti ritenuto prioritari aspetti come il controllo su qualsiasi tipo di prodotto finanziario, la lotta ai cosiddetti “paradisi fiscali” (gli Stati in cui la normativa sulla fiscalità presenta condizioni vantaggiose), una maggiore tutela della concorrenza e l’aumento delle risorse da destinare al FMI. L’intento comune è dunque quello di dar vita ad una nuova struttura finanziaria mondiale: il premier britannico Gordon Brown ha parlato in proposito di un vero e proprio “new deal globale”.

Enel assume il controllo di Endesa grazie ad un accordo miliardario con Acciona

 Enel Spa ha raggiunto un accordo per l’acquisto di una partecipazione del 25% in Endesa SA da Acciona SA, la società spagnola che si occupa di ingegneria civile, infrastrutture e costruzioni, per 11,1 miliardi di euro: l’Ente Nazionale per l’Energia Elettrica potrà ottenere in tal modo il controllo totale della principale compagnia spagnola per quanto riguarda la produzione idroelettrica. L’acquisto da parte di Enel comprenderà tra l’altro il trasferimento di assets di energia rinnovabile del valore di circa 2,9 miliardi di euro ad Acciona: quest’ultima riceverà inoltre 9,6 miliardi di euro dalla compagnia italiana, mentre i restanti 1,5 miliardi di euro verranno pagati attraverso un dividendo anticipato da Endesa.

La Commissione UE approva il “Tremonti bond”, ritenuto idoneo al momento di crisi

 La Commissione Europea, organo esecutivo dell’UE, ha dato la sua approvazione per l’avvio della modifica del regime italiano di conferimento dei capitali ai vari istituti di credito (tale regime è anche conosciuto con il termine di “Tremonti bond”). L’organo esecutivo europeo ha spiegato che le modifiche sono state accolte, in quanto rappresentano una soluzione alternativa per gli istituti creditizi nell’ambito della remunerazione dei titoli; inoltre, queste misure sono in linea con i dettami della Commissione per quanto riguarda il sostegno da adottare nei confronti delle banche al fine di superare la crisi economica attualmente in corso.

Il governo ottiene la fiducia per il decreto “milleproroghe”: forti critiche dall’opposizione

 Il governo ha richiesto la fiducia, si tratta della tredicesima volta per quanto riguarda questo esecutivo, sul cosiddetto decreto “milleproroghe”, ottenendola con 284 voti favorevoli e 243 contrari. Il prossimo 24 febbraio è la data fissata per il voto finale sul decreto. C’è da sottolineare che il testo giunto alla Camera è quello già approvato in Senato: anche a Palazzo Madama era stata richiesta la fiducia sul provvedimento, in modo da “blindare” il testo. Le mosse del governo non sono certo piaciute all’opposizione, la quale lamenta il troppo breve tempo per discutere su argomenti di questa portata e la continua richiesta di fiducia su questioni importanti legate all’economia.

 

Confindustria avanza la proposta di blocco del Tfr per superare la crisi

 La Confindustria fa sapere, attraverso le parole del suo presidente Emma Marcegaglia, intervenuta a Foggia nell’ambito di un incontro con la stampa promosso dall’Associazione Industriale locale, come intende sostenere le imprese italiane, ormai in grosse difficoltà a causa della notevole difficoltà ad ottenere liquidità dagli istituti creditizi: la “ricetta” dell’organizzazione rappresentativa di imprese e imprenditori italiani prevede di bloccare per un anno in azienda i versamenti per i Tfr, i trattamenti di fine rapporto. Secondo Marcegaglia non è certo azzardata una soluzione di questo tipo, i flussi di Tfr non andrebbero all’Inps per un anno, ma sarebbero trattenuti proprio all’interno delle stesse imprese.