Manca ormai solo una settimana all’inizio della stagione delle trimestrali per le banche italiane. Si comincerà con i conti di Unicredit il 10 maggio, ma nel giro di pochi giorni saranno pubblicati i risultati del primo trimestre dell’anno per quasi tutti gli istituti di credito della penisola. Secondo gli esperti di Deutsche Bank i conti trimestrali non saranno un driver per le banche italiane. L’istituto teutonico si aspetta segnali di miglioramento dal fronte degli accantonamenti su perdite per crediti deteriorati con conseguente impatto positivo sugli utili su base trimestrale.
Redazione
Migliori e peggiori banche italiane 2013
Anche se le banche italiane festeggiano calo dello spread con buone performance borsistiche, Exane Bnp Paribas ritiene che non tutti i titoli bancari quotati a Piazza Affari abbiano le stesse chance di mettere a segno risultati soddisfacenti nei prossimi mesi. Gli esperti del broker transalpino sottolineano che “nonostante la redditività delle banche italiane sia influenzata da driver comuni, dato che i loro business model sono simili, la sostenibilità degli utili non è uguale”. Nel comparto bancario italiano Exane ritiene che ci siano solo poche “gemme preziose”.
Bce taglia tassi di interesse allo 0,5%
La Banca Centrale Europea ha annunciato di aver tagliato i tassi di interesse nell’area euro di 25 basis point allo 0,5% dallo 0,75%. Si tratta del nuovo minimo storico. L’ultimo taglio del costo del denaro era avvenuto nel luglio 2012, nel bel mezzo della crisi del debito europeo, che portò l’Eurotower ad abbassare il tasso Refi di un quarto di punto allo 0,75%. La decisione era attesa dalla maggior parte degli analisti finanziari, anche se c’era ancora chi riteneva più probabile un taglio dei tassi a giugno.
Wall Street in forte calo dopo tassi Fed
Wall Street ha chiuso in deciso calo dopo il meeting della Fed, che ha deciso come da attese di confermare il costo del denaro tra lo 0% e lo 0,25% e il piano di quantitative easing da 85 miliardi di dollari al mese. La banca centrale americana ha ribadito la propria volontà di proseguire con questa politica monetaria ultra-espansiva, almeno fin quando la disoccupazione non scenderà sotto la soglia del 6,5% e non ci saranno rischi di inflazione significativi. Gli investitori, però, restano preoccupati per le condizioni dell’economia americana.
Nuova banconota da 5 euro serie “Europa”
Oggi debutta la nuova banconota da 5 euro, la prima della nuova serie “Europa” che dovrebbe dare il via a un sostanziale rinnovamento delle monete in circolazione nell’area euro. L’esordio della nuova banconota arriva nel giorno in cui il Comitato Direttivo della Banca Centrale Europea si riunisce a Bratislava, in Slovacchia, per decidere relativamente ai temi di politica monetaria e soprattutto il livello del costo del denaro nell’eurozona. La nuova banconota sarà diffusa attraverso i canali tradizionali, ovvero i bancomat e gli sportelli bancari.
Borsa di Tokyo miglior aprile degli ultimi 20 anni
Per la borsa di Tokyo il 2013 è iniziato nel migliore dei modi e sulla falsariga di quanto accaduto negli ultimi due mesi dello scorso anno. Il rialzo dell’indice azionario Nikkei-225 è davvero impressionante, ma bisogna sottolineare che è particolarmente influenzato dalla forte svalutazione dello yen avvenuta negli ultimi sei mesi. Nell’ultima seduta di aprile l’indice Nikkei-225 ha perso lo 0,17% 13.860,90 punti, a un passo dai top di periodo di 13.983,90 punti toccati venerdì scorso (lunedì chiusura per festività). Aprile diventa così il miglior mese degli ultimi 20 anni.
Stop a pagamento Imu giugno 2013
L’Imu sulla prima casa non si pagherà il prossimo giugno. Prima che il governo definisca le nuove modalità di tassazione dell’Imu, una delle più controverse e criticate imposte del precedente esecutivo targato Mario Monti, si procederà con uno stop temporaneo, una moratoria. E’ quanto affermato dal neo-premier Enrico Letta, che si è presentato ieri pomeriggio alla Camera per ottenere la fiducia. Letta ha anche affermato che si lavorerà presto per scongiurare l’aumento dell’Iva al 22% dal prossimo primo luglio.
Spread sotto 280 con nuovo governo Letta
Il primo giorno sui mercati finanziari del governo targato Enrico Letta è molto positivo. Gli investitori hanno accolto positivamente la nomina del nuovo premier e la formazione del nuovo esecutivo, formato da 21 ministri di alto profilo. A Piazza Affari l’indice azionario FTSE MIB guadagna l’1,58% a 16.827 punti, aggiornando i livelli più alti degli ultimi due mesi. In forte calo lo spread Btp-Bund, che scende sotto 280 punti base in attesa dell’asta dei Btp di questa mattina. Lo spread quota a 276 punti. Il rendimento del titolo decennale è del 3,98%.
Bundesbank contro piano salva-euro Bce
La Bundesbank torna ad attaccare il piano salva-euro della Bce, messo a punto tra fine agosto e inizio settembre 2012 attraverso il lancio del cosiddetto “OMT” (Outright Monetary Transactions), noto anche come scudo anti-spread. Ebbene, secondo il dipartimento affari legali della “Buba”, il piano salva-euro dell’Eurotower non sarebbe affatto necessario. Inoltre, se lo scudo anti-spread venisse realmente messo in pratica, ci sarebbe il pericolo di mettere a rischio il denaro dei controbuenti tedeschi e di violare i Trattati europei, che vietano il finanziamento monetario dei deficit pubblici.
Imu sarà rimborsata con titoli di stato?
Nel bel mezzo delle consultazioni tra il nuovo premier incaricato Enrico Letta e le forze politiche spuntano le prime indiscrezioni sulle possibilità modifiche all’Imu, una delle tasse più criticate e detestate dai contribuenti italiani. L’Imu sarà nuovamente uno dei tempi più scottanti che il nuovo governo dovrà affrontare. Prima di sciogliere la riserva sulla formazione del nuovo esecutivo di larghe intese, Letta ha comunque già iniziato ad ascoltare le delegazioni dei partiti per capire la loro posizione su questo dossier. C’è chi preme per la totale abolizione, chi per modifiiche strutturali.
Finmeccanica rischia downgrade a “junk” di Moody’s
Dopo la pubblicazione dei risultati definitivi relativi al bilancio d’esercizio 2012, il titolo Finmeccanica ha iniziato una pesante discesa in borsa perdendo quasi il 10% in due giorni. Ieri le azioni del gruppo aerospaziale di via Monte Grappa hanno chiuso con un calo del 3,73% a 3,82 euro, appesantite dalla bocciatura di alcuni broker e dalle aspettative di un probabile declassamento da parte di Moody’s al livello “junk”, ovvero “spazzatura”. Finmeccanica perde quasi 800 milioni nel 2012, facendo peggio rispetto alle stime degli analisti finanziari.
Fiat sbarcherà a Wall Street dopo fusione con Chrysler
Secondo quanto riportato da The Wall Street Journal, la casa automobilistica torinese Fiat potrebbe presto sbarcare a Wall Street a seguito della fusione con la controllata americana Chrysler. L’approdo sulla celebre piazza finanziaria americana avverrebbe attraverso il collocamento di azioni, che contestualmente consentirebbe al gruppo di rafforzare il capitale. Ieri a Piazza Affari le azioni Fiat hanno registrato un balzo del 2,53% a 4,626 euro. Il titolo del Lingotto è salito fino a 4,69 euro, raggiungendo così il massimo più alto da fine gennaio scorso.
Pimco vende titoli di stato italiani dopo il rally
Il recente rally dei titoli di stato italiani, testimoniato anche dalla discesa dello spread Btp-Bund fin sotto 270 punti base, è stata per molti broker, asset manager e banche d’affari un’occasione per monetizzare i guadagni. Pimco, il più grande gestore obbligazionario al mondo, ha deciso di tagliare parte della sua esposizione sui titoli di stato italiani dopo il rally avvenuto nell’ultimo mese. Pimco (Pacific Investment Management Company) ha venduto anche titoli di stato spagnoli, che sono stati protagonisti di ottime performance negli ultimi giorni.
Apple registra utili in calo per la prima volta dopo 10 anni
Il secondo trimestre fiscale di Apple si è chiuso con il primo calo degli utili della società californiana degli ultimi dieci anni, anche se la riduzione dei profitti è stata inferiore alle aspettative degli analisti finanziari. L’utile netto è sceso a 9,5 miliardi di dollari, in calo dagli 11,6 miliardi registrati dodici mesi prima. Il fatturato è cresciuto dell’11,2% a 43,6 miliardi di dollari da 39,2 miliardi. In forte calo la marginalità, che è probabilmente la variabile in grado di spiegare il crollo del titolo sul Nasdaq negli ultimi mesi.