A settembre la variazione annua dei prestiti al settore privato della zona euro è risultata negativa. Lo ha annunciato oggi la Banca centrale europea, sottolineando che si tratta del primo segno negativo dall’inizio delle rilevazioni nel 1991.
Il calo su base annua catturerà la fantasia di tutti, ma in realtà è un indicatore isolato su quanto sta succedendo – ha precisato Nick Kounis, economista di Fortis -. Uno degli sviluppi maggiormente degno di nota è quello dei dati mensili. Abbiamo visto diversi mesi di rialzo nei prestiti alle famiglie, specialmente per quanto riguarda i prestiti immobiliari, quindi ci sono i segnali di una svolta.
Inoltre la Banca Centrale conferma ancora una volta che le pressioni inflazionistiche sono sotto controllo.