E se l’Euro crollasse? Se l’Unione si riducesse a pochi Stati mentre negli altri si ritorna alle monete precedenti, cosa succederebbe? Secondo uno studio Tedesco, le conseguenze sarebbero devastanti a livello mondiale.
L’Istituto per la ricerca economica mondiale di Amburgo (HWWI) con la società PWC di Francoforte ipotizza questo scenario ed arriva alla conclusione che le conseguenze di una spaccatura nell’Eurozona sarebbero devastanti prima di tutto per le esportazioni della Germania, e poi anche per tutti i Paesi in crisi che, secondo gli esperti, traggono ancora profitto dallo Stato Federale Tedesco. Ancora una volta si fa’ una distinzione netta tra i Paesi in crisi, considerati una zavorra per l’Euro fino a pochi mesi fa’, e la Germania, che sembra sempre guardare dall’alto la Moneta Unica.
L’allarme disoccupazione costringe gli esperti a prendere in considerazione ipotesi di scenari a cui non vorremmo mai assistere; solo pochi giorni fa’ si è scoperto che nei contratti di prestito e finanziamento legati ad Atene si sono incluse clausole di restituzione del denaro nel caso di un’uscita dell’Euro, a scopo di prevenzione mentre oggi si ipotizza una spaccatura di massa tra la parte “sana” dell’Euro e quella che ancora ha problemi.
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Tutti questi problemi comunque sono nati e proseguono proprio per via della coesione praticamente inesistente che non riesce chiudersi intorno ad un esecutivo preciso che agisce nell’interesse di tutti.
Le politiche monetarie fallimentari del periodo precedente a Draghi hanno poi minato i conti della BCE che ora si trova a dover far andare d’accordo Stati con posizioni molto diverse sul piano economico e finanziario. La crisi comunque ha colpito anche la Germania e probabilmente la sua posizione di forza non è poi così alta come sembra, dato che i problemi legati all’occupazione preoccupano gli investitori ed i mercati.
►PREVISIONI EURO/DOLLARO 2 MAGGIO 2012