L’Europa in materia di tassi di interesse non sembra essere tanto disposta a adottare la “politica dei tassi zero” portava avanti oramai da parecchi mesi negli Stati Uniti, dove i tassi di riferimento sono confinati all’interno della fascia di oscillazione dello 0-0,25%. Jean-Claude Trichet, presidente della Banca Centrale Europea, ha infatti dichiarato, nel corso di un suo intervento al Foreign Correspondents’ Club of Japan di Tokyo, che la politica monetaria adottata negli States non è in sostanza adatta alla situazione in Eurolandia. Questo però non significa che i tassi di interesse nell’area euro non continueranno a scendere; viene infatti sostanzialmente data per scontata un’altra riduzione di 25 punti base, dall’1,25% all’1%, cui saranno associate anche delle misure di politica monetaria “non convenzionali” che la Banca Centrale Europea si appresta a mettere a punto nella prossima riunione dei membri della Banca centrale, fissata per il prossimo 7 maggio 2009, e che dovranno agevolare la ripresa del ciclo economico attesa per gli inizi del 2010. L’anno in corso, invece, secondo quanto dichiarato dal Presidente della BCE, sarà invece molto difficile per l’economia mondiale, con la conseguenza che tutte le Autorità preposte devono mettere in campo le azioni necessarie per ripristinare la fiducia.
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