Vi è un effettivo ribasso per ciò che concerne la crescita dell’Europa, ma la Bce è pronta ad affrontare qualsiasi situazione: è questo ciò che ha sottolineato il presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi oggi a Francoforte.
Sebbene ci si aspetti che il Pil ritorni in modo graduale a crescere ad un ritmo vicino a quello solito, è impossibile non rendersi conto che i dati rischiano di rimanere orientati al ribasso: il Governatore della Bce ha spiegato però che l’istituto non si tirerà indietro davanti ad eventuali difficoltà ed agirà come meglio per l’economia dell’Eurozona.
Stiamo assistendo a un deterioramento più persistente della domanda esterna. Tuttavia una dinamica più moderata non indica necessariamente un crollo: la domanda chiave è se, con la politica monetaria che continua a sostenere l’espansione, la domanda interna rimarrà resiliente come oggi. L’anno scorso si è verificata una perdita di slancio della crescita nell’area dell’euro, che si è estesa al 2019. Finora, l’economia domestica è rimasta relativamente resiliente e i driver dell’attuale espansione rimangono in vigore. Tuttavia, i rischi sull’outlook restano orientati al ribasso. […] La nostra politica monetaria rimarrà accomodante e risponderà a qualsiasi cambiamento nelle prospettive d’inflazione.[…] Non siamo a corto di strumenti per adempiere al nostro mandato. L’impegno a realizzare il nostro obiettivo implica anche un’attenzione ai rischi futuri e una prontezza nel rispondervi, se le prospettive di medio termine dovessero continuare a peggiorare significativamente.
Insomma, per il momento la Bce conferma la sua azione di sostegno su tutta la linea al fine di rafforzare la tenuta economica dell’Unione.