Panetta, BCE deve essere pronta a shock geopolitici

Fabio Panetta non ha dubbi: la BCE deve prepararsi ad affrontare possibili nuovi shock geopolitici. Il governatore della Banca d’Italia non ha peli sulla lingua nel parlare di quelli che potrebbero essere i principali rischi per l’area euro nei prossimi mesi.

Fabio Panetta va dritto al punto

Sul medio termine Fabio Panetta sostiene che non esiste solo lo scenario base, ma ve ne sono anche di alternativi caratterizzati da rischi e shock dei quali la politica monetaria della BCE deve tenere conto. Soprattutto perché possono avere una forte influenza sul percorso che sta portando al calo dell’inflazione. Il contesto europeo, secondo il Governatore della Banca d’Italia, è un contesto caratterizzato da incertezza. Ed è per tale ragione che le banche centrali in generale e ovviamente la BCE devono essere in grado di affrontare le conseguenze dei possibili shock.

Secondo Fabio Panetta devono essere utilizzati tutti i mezzi a disposizione per la regolazione dell’orientamento monetario, in modo tale da poter affrontare qualsiasi minaccia che abbia come target la stabilità dei prezzi.

Una protezione, sottolinea, che viene assicurata anche dal TPI, ovvero lo scudo antispread creato nel 2022 e complementare alle OMT. Se c’è una caratteristica che il Governatore d’Italia Fabio Panetta è quello di andare dritto al punto senza usare giri di parole.

Questo avvertimento nei confronti della BCE è arrivato, per via nella forte incertezza che attualmente verte sull’economia europea, nell’intervento tenuto presso la Bank of Finland International monetary policy Conference.

BCE deve essere pronta

E molta attenzione è focalizzata su quello che potrebbe essere il prossimo taglio dei tassi di interesse dopo quello avvenuta a giugno. E innegabile che sia la cautela a dettare il comportamento della BCE. Ma è anche altrettanto importante ricordare che sulla crescita dei prezzi nonché sui flussi di capitale e sul commercio hanno effetti importanti anche gli scontri militari e diplomatici.

Per questo motivo è necessario che la BCE si prepari adeguatamente, come già anticipato, a sostenere gli effetti di shock improvvisi di stampo economico. Non dobbiamo dimenticare, inoltre, che il ricambio politico avvenuto nel 2024 in diversi Stati europei si trasforma automaticamente in incertezza politica, con la quale famiglie e investitori si trovano a dover lavorare. E sono molte le conseguenze che possono palesarsi.

Per Fabio Panetta è importante che la BCE abbia finora dimostrato di essere in grado di gestire gli shock e le crisi, anche improvvise. Ma deve anche confermare questa sua capacità sul medio periodo. Più in generale, per quanto riguarda la politica monetaria, il Governatore della Banca d’Italia non si scosta dall’approccio portato avanti dalla Banca centrale europea. Sottolineando l’importanza di attenersi ai dati.