Tassi di interesse pronti a essere ulteriormente abbassati dalla BCE? La possibilità è presente. Soprattutto se, come pensano alcuni esperti, si riuscirà a mitigare l’effetto dei dazi.
Possibilità di abbassare ancora i tassi
Più nello specifico a parlare della possibilità di abbassare ancora i tassi di interesse è il governatore della Banca di Francia Francois Villeroy de Galhau. Il quale ha sottolineato che ci sarebbe ancora “spazio per un ulteriore allentamento” dei tassi d’interesse da parte della BCE per via della “solida tendenza alla disinflazione” presente sul territorio.
Il commento è occorso durante una intervista al quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung. Quando pensiamo ai tassi di interesse è spontaneo pensare anche ai dazi e all’effetto che avranno sull’inflazione. Il presidente della Banca centrale francese sottolinea come l’effetto inflazionistico potrebbe non essere così significativo come temiamo. Nella peggiore delle ipotesi, sembrerebbe che l’impatto dei dazi potrebbe essere minore rispetto a quello che colpirà gli stessi Stati Uniti.
Nella guerra commerciale iniziata da Donald Trump, l’Europa potrebbe non essere la vittima che pensava di essere all’inizio. Di certo conseguenze non mancheranno. Ma secondo il Governatore francese potrebbero non essere così pesanti come si è pensato finora.
E buoni segnali arrivano anche dagli altri Stati già colpiti dai dazi. I diversi episodi di politica commerciale ed estera statunitense di natura discutibile stanno portando le Nazioni colpite a cercare di fare fronte comune, isolando di fatto gli Stati Uniti più di quanto ci si aspettasse.
Le reazioni di Europa e Cina
Forse il presidente Donald Trump si aspettava di trovare un Europa, un Canada, un Messico e una Cina remissive e ubbidienti. Sbagliando, dato che nessuno di questi interlocutori ha mai avuto, ha o avrà intenzione di rinunciare alla propria sovranità e ai propri diritti. Anche dal punto di vista commerciale.
È nella differenza di come vede l’Europa e gli altri Stati il conservatorismo attuale americano e di come sono realmente questi Paesi che sta la possibilità di vivere in modo meno intenso le conseguenze dei dazi. Ed è sempre qui che risiede la possibilità della BCE, eventuale, di abbassare i tassi a luglio.
Ovviamente la BCE dovrà muoversi sempre basando la sua politica monetaria sui dati. È l’approccio migliore in un periodo di incertezza come quello presente. Soprattutto perché tale incertezza è essenzialmente causata proprio dal comportamento statunitense. Si ha l’impressione che nel suo tentativo di “dividerla“, abbia reso l’Europa e gli ex alleati, che ora sembra considerare nemici, più forti di prima.
Anche, in linea teorica, dal punto di vista economico.