L’aumento dei tassi di un quarto di punto, dall’1,25% all’1,50%, da parte della Bce, la Banca centrale europea, costerà caro, molto caro in Italia alle imprese. Questo stando alle rilevazioni della Cgia di Mestre, la quale in particolare ha stimato che le imprese italiane per il debito contratto con il sistema bancario, a fronte di un incremento dello 0,25%, dovranno sborsare la bellezza di 2,45 miliardi di euro in più rappresentati chiaramente dagli interessi.
Quindi, attraverso il proprio Ufficio Studi, l’Associazione degli artigiani mestrina ha “certificato” la stangata a carico delle imprese italiane derivante dalla decisione della Bce, così come, per i privati e per le famiglie, saranno più cari i finanziamenti ipotecari stipulati con la formula del tasso variabile.
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