Ennesimo nulla di fatto, nell’odierna riunione della Banca centrale europea, in materia di tassi di interesse. La Bce, infatti, ha deciso di lasciare il costo del denaro invariato all’1%, ovverosia sempre al minimo storico. Continua così la politica monetaria accomodante della Bce che oramai dura da quasi due anni; l’ultima volta che il costo del denaro fu ritoccato, infatti, risale al mese di maggio del 2009, quando in piena crisi economica la Bce decise di abbassare i tassi. La Banca Centrale Europea guarda di certo con preoccupazione, in ogni caso, ai recenti dati sull’inflazione nell’area euro che, inesorabilmente, potrebbero e dovrebbero portare la Bce prima a cambiare il proprio orientamento, e poi ad innalzare il costo del denaro al fine di difendere la stabilità dei prezzi.