Mercati ancora spavantati dalla Grecia; anche se l’ottava si sta per concludere in maniera più che positiva per i mercati azionari e finanziari in generale, Atene torna a far tremare le Borse con gli incontri diplomatici delle ultime ore. Le dichiarazioni di Samaras riguardo l’eventualità di nuovi aiuti monetari (per il momento non necessari, secondo il premier) avevano nei giorni precedenti risollevato la credibilità del Paese, grazie anche alle agenzie di rating che hanno previsto un ottimistico traguardo nel bilancio del Paese (intorno al 2016).
Oggi il destino del Paese ritorna pienamente in una fase di incertezza; anche se prima di ogni decisione verrà valutato attentamente il report della troika, impegnata fino a settembre direttamente sul territorio, già oggi gli incontri tra Samaras, Hollande e la Merkel fanno discutere sul destino del Paese.
Il premier chiede più tempo per attuare le riforme (almeno 2 anni in più) sottolineando che non serviranno nuovi aiuti monetari se le sue richieste saranno esaudite.
Dall’altra parte invece si ricomincia a pensare alla Grecia fuori dall’Euro; un piano di emergenza è necessario viste le condizioni attuali, anche perchè se effettivamente Atene non troverà un accordo con Berlino e con l’Eurotower allora bisognerà necessariamente prendere in considerazione l’ipotesi di misure straordinarie.
Le borse aprono in parità anche se a conti fatti la situazione è negativa; viste le aspettative rialziste e la risposta apatica del mercato fin dai primi scambi, gli investitori potrebbero invertire le previsioni per il pomeriggio, a meno che Wall Street non stupirà il mercato con i dati immobiliari attesi; a quel punto la positività si rifletterà necessariamente anche nel Vecchio Continente e l’ottava potrà chiudere senza il peso delle prese di profitto dovute ai rialzi precedenti.
Meno importante lo spread BTP-Bund, che ora viaggia vicino a 430 punti con un rendimento dei decennali italiani intorno al 5,70%.