Moody’s, una delle principali agenzie di rating al mondo, ha scelto di tagliare il rating di alcuni dei più grandi big della tecnologia globale, Sony e Panasonic. Una decisione che non ha colto impreparati i principali osservatori internazionali, ben coscienti che i vertici di analisi della società stavano da tempo valutando il possibile downgrade, a causa delle deteriorate situazioni economico finanziarie delle corporate giapponesi.
E così, sulla base della formale decisione di Moody’s Investors Service, il credit rating di Sony è stato abbassato di un notch a quota Baa1, il terzo peggior rating di Moody’s per quanto concerne l’area dell’investment grades. Retrocessione di un gradino anche per Panasonic, il cui rating è ora pari a A2, il sesto miglior giudizio nella scala dei valori dell’agenzia di rating in questione.
Per quanto concerne il futuro, Moody’s ha scelto di attribuire a Sony un outlook negativo, sulla base delle difficoltà (presumibili) che la compagnia di Tokyo dovrà affrontare per ripristinare da una parte la redditività della gestione caratteristica, e dall’altra parte i flussi di cassa per onorare il servizio dell’attuale debito. Di simile opinione era altresì Fitch (un’altra delle principali agenzie di rating di maggiore riferimento), che lo scorso mese taglio il rating di Sony un gradino sopra i giudizi delle società considerate “spazzatura”: alla base della decisione, lo scarso andamento della compagine all’interno di uno dei business più rilevanti, quello delle TV. La stessa Sony aveva d’altronde poco prima annunciato che anche l’attuale esercizio finanziario (in chiusura il 31 marzo 2012) si sarebbe chiuso con una perdita di circa 90 miliardi di yen (1,2 miliardi di dollari), per il quarto anno consecutivo.
Per quanto concerne Panasonic, anche l’altra compagnia giapponese ha visto attribuirsi un outlook negativo a causa del debole profilo finanziario dell’azienda, deteriorato dopo alcune recenti operazioni di acquisizione.