Avvio di ottava decisamente negativo a Piazza Affari dove il Mib apre le contrattazioni in gap-down appena al di sotto della soglia critica di 16500 punti per poi scendere verticalmente la seconda ora lasciando sul campo almnoe 250 punti.
La paura di recessione diventa sempre più concreta e l’accostamento che paragona Italia e Grecia spaventa gli investitori di tutto il Mondo; il ritorno dello spread Btp-Bund verso i massimi assoluti è ovviamente la prima conseguenza delle voci sui problemi italiani e nella giornata oggi il differenziale si aggira sopra a quota 400 minacciando di salire ancora, con i rendimenti dei BTP arrivati oltre il 6%.
Sul mercato delle Blue Chips l’attenzione è ancora una volta sul Bancario che cede nel complesso circa il 3.75% a metà seduta minacciando un close negativo anche in caso di recupero. Altra sorvegliata speciale è Fiat che troviamo nella parte bassa del listino prossima ad una perdita del 6% seguita da Exor ed Atlantia prossime al 4%.
Nel pomeriggio, in cui ricordiamo la chiusura del mercato After Hours, è comunque atteso un recupero; il gap lasciato aperto tra il close di Venerdì scorso e l’open di oggi verrà probabilmente chiuso entro le prossime 15 ore di contrattazione ed un ritorno oltre 16400 nel pomeriggio assicurerà che questo avvenga immediatamente rilanciando il mercato per l’avvio di una nuova fase ciclica di breve-medio periodo che vede l’inizio di un tracy+1 ormai imminente.
Sotto a quota 16125 il nuovo ciclo sarà invece fortemente ribassista e costringerà ad un ridimensionamento degli indici azionari che sul mercato Italiano costerà decisamente più che in altre piazze in termini di movimenti relativi, aumentando al vicinanza con la Grecia ed allontanando invece il paragone con la Germania, a meno che la BCE non avrà pronto un piano di intervento a brevissimo che non si limiti esclusivamente all’acquisto di titoli del debito per un sostegno temporaneo al mercato Italiano.
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