La Spagna ha approvato il pacchetto di riforme del sistema bancario del Paese. L’annuncio arriva dal ministro dell’Economia Luis De Guindos fatto in conferenza stampa TV. Al pari di soluzioni adottate da altri Stati in momenti diversi, anche in Spagna si è introdotta una “bad bank” dove far confluire tutti gli asset “pericolosi”, isolando la gestione di questi ed affidandola ad un team ben specifico.
Altro punto cruciale della riforma è il rilancio del settore immobiliare; la crisi del Paese è infatti iniziata con le problematiche legate agli immobili, che hanno accompagnato tutto il percorso di crollo finanziario negli ultimi anni. Viene introdotto da oggi un fondo di gestione degli immobili, che dovrebbe aiutare il Paese a superare la crisi del settore.
Secondo una prima stima, che porta il nome di De Guindos in persona, i fondi necessari per aiutare le Regioni in difficoltà dovrebbero essere 18 miliardi di euro. Entrando nello specifico, le richieste avanzate da Valencia sono di 4,5 miliardi di euro, mentre la Catalogna ne ha chiesti 5 di miliardi. Queste cifre per il Ministro non sono una sorpresa, visto che secondo lo stesso De Guindos la richiesta sarebbe stata già avanzata in precedenza ed il Governo lo aveva messo in conto.
Secondo i movimenti dell’Euro comunque, indipendentemente dalle altre notizie, un certo livello di fiducia verso la moneta unica (e quindi inevitabilmente verso i Paesi membri con problemi) sarebbe stato raggiunto. A livello internazionale sono tornati gli investitori, attirati da tassi di interesse alti rispetto alle reali esigenze del momento, ed è facile che durante settembre 2012 la situazione potrebbe diventare ancora più stabile ed incentivare un reale recupero come le agenzie di rating hanno messo in previsione. Ancora è presto per definire i “limiti” operativi, anche se Moody’s stessa ha ipotizzato l’avvio della ripresa entro metà 2013.