Venerdì il dollaro ha messo a segno il maggiore rialzo degli ultimi otto anni nei confronti dell’Euro portandosi a ridosso della quota 1,50 dollari per euro. Era da febbraio che non si registravano tali valori e adesso alcuni analisti iniziano a parlare di fine del trend negativo per il dollaro nei confronti delle altre valute in quanto vedono un deciso mutamento dei fondamentali.
A spingere il biglietto verde hanno contribuito la discesa del petrolio e le dichiarazioni intorno alla crescita economica dell’area euro di Jean-Claude Trichet (nella foto), presidente della Banca Centrale Europea.In particolare il petrolio è arrivato a 115 dollari a barile, cifra di 30 dollari inferiore ai massimi di luglio. Se il motivo di tale calo è il rallentamento dell’economia, va sottolineato che proprio l’alto prezzo del petrolio costituiva la maggiore preoccupazione per la crescita USA. Se quindi da una parte in America si tira un sospiro di sollievo, in Europa la situazione si sta velocemente deteriorando, come sottolineato giovedì dalla Banca Centrale che a sorpresa ha espresso preoccupazione per la crescita dell’eurozona. E’ quindi probabile una diminuzione dei tassi di interesse da parte della BCE, cosa che darebbe nuovo slancio al dollaro.
A Piazza Affari hanno beneficiato della debolezza dell’Euro i titoli più esposti al cambio valutario, quelli cioè che esprimono in dollari buona parte dei loro ricavi. Top performer del giorno è stata Luxottica, in salita dell’8,92%. Tale società infatti ha un giro di affari che per il 65% è in dollari. Ottimo rialzo anche per Autogrill (+7,1%), leader nel mercato americano della ristorazione aereoportuale e per Bulgari (+5,1%) che spera in un dollaro forte per dare nuovo impulso alle vendite in un mercato, quello degli Stati Uniti, che ultimamente ha dato segnali di significativa sofferenza.
Infine salgono anche STM, che a gennaio aveva comprato una società statunitense per più di 300 milioni di dollari, e Finmeccanica, impegnata anch’essa in una acquisizione significativa.
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