A Piazza Affari, al di là delle tendenze in corso, delle previsioni e del differenziale btp-bund, vi sono tanti argomenti che lasciano gli investitori sulle spine. Il settore bancario innanzitutto è di nuovo nel mirino delle agenzie di rating e delle banche d’affari, anche se stavolta sembra che il giudizio in generale sia positivo. C’è poi Telecom, che con la procedura di scorporo della rete con la creazione di una società a parte (di cui il maggiore azionista sarà proprio Telecom stessa) che tiene impegnati i traders nel medio termine, con risposte attese entro la fine dell’anno in corso.
Un capitolo invece particolare è stato aperto per Fiat; da sempre l’azienda torinese parla di decentramento e si scontra con lavoratori e sindacati, cedendo solamente quando con l’intervento dello Stato che aiuta finanziariamente la Fiat ormai da decenni.
A questo punto però bisognerebbe capire se la “battaglia” può essere vinta o se le il tavolo di discussione si è semplicemente ridotto ad essere una prassi con una conclusione già nota. Le vittorie dei sindacati, sempre più distanti dai lavoratori e sempre più disinteressati agli ideali che dovrebbero difendere, non sono pervenute al momento ed ogni passo positivo si è rivelato poi un rinvio sulle decisioni della Fiat stessa.
Così la Fornero ai cronisti di oggi:
La prossima settimana incontreremo il sindacato. E’ importante sentire non solo i vertici della Fiat, ma ovviamente anche tutti i sindacati, c’è questa determinazione
Sabato prossimo sono convocati direttamente da Mario Monti il presidente John Elkann e l’amministratore delegato Sergio Marchionne, proprio per tornare sui temi di attualità.
Inutile ricorda quanto questo potrà alzare la volatilità in borsa del titolo, su cui ora si consiglia di non investire; le direzioni saranno precise, ma in ottica di lungo termine le cose potrebbero cambiare più volte in pochi giorni e se non si mantiene l’attenzione costantemente alta ci si troverà facilmente dalla parte sbagliata quando le decisioni saranno ormai prese.