L’andamento di Fiat nel lungo periodo è sempre uno dei più interessanti da seguire; i grandi movimenti che caratterizzano il cross si uniscono perfettamente alla sua importanza fondamentale nel panorama Italiano delle blue-chips, visto che l’azienda oltre a far discutere spesso di sè è per molti versi un simbolo dell’imprenditoria italiana sul territorio e nel Mondo.
Dopo il “flop” americano con il fallito lancio della celebre “500” e le politiche riguardo la decentralizzazione della produzione che vedrebbe la chiusura di diversi stabilimenti italiani, la tensione è alle stelle e ci si interroga nel lungo periodo come nel breve. A complicare la situazione abbiamo anche un calo generale delle vendite legate al marchio Fiat registrato poco tempo fa’, anche se storicamente il titolo si trova in una posizione di forza.
La crescita smisurata registrata tra metà 2005 e fine 2007 è assimilabile all’andamento di una bolla speculativa visto che prima di tutto l’allineamento con l’andamento dell’indice è stato troppo veloce e con una performance superiore al 200% rispetto al bottom di partenza e secondo la discesa che ne è seguita è “specchiata” alla salita stessa, nel più classico schema “a bolla”.
Quel che ci interessa è il proseguo dell’andamento del prezzo dal bottom del 2009 in poi; il recupero è stato estremamente ampio ed anche nei momenti peggiori dell’indice di riferimento la discesa non ha rivisto i bottom storici ma anzi si è attestata ben al di sopra degli stessi. La posizione è sicuramente di forza rispetto all’indice e la formazione di brevissimo, che è quella che ci interessa, vede un recupero di quota 5 euro praticamente immediato. Se la quota psicologica dei 5 euro verrà però superata stabilmente allora vedremo il recupero, durante l’anno corrente, di quota 7 anche se a quel punto il mercato sarà sotto i riflettori internazionali e probabilmente nuovi Fondi valuteranno investimenti nell’azienda Torinese, alimentando il rialzo.
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