Il consiglio di amministrazione di Eni ha deliberato un anticipo sul dividendo 2012 a 0,54 euro. Il Tesoro italiano e Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) incasseranno rispettivamente 85 e 537 milioni di euro rispetto ai 2 miliardi di euro complessivi disposti dal cda. Ieri a Piazza Affari le azioni del Cane a Sei Zampe hanno mostrato un andamento negativo, che ha portato ad una chiusura in ribasso dell’1,08% a 18,24 euro. Sette giorni fa, invece, il titolo Eni era salito fino a 18,7 euro, sui livelli più alti da agosto 2008.
Negli ultimi giorni il titolo Eni è stato maggiormente sotto pressione, nonostante le importanti scoperte di gas in Pakistan prima e in Ghana poi, a causa degli effetti del lodo arbitrale che vede opposto il colosso energetico italiano alla società olandese GasTerra per la revisione del prezzo del gas di due contratti di take or pay: l’impatto sull’utile netto nel terzo trimestre dell’anno è stimato intorno a 604 milioni di euro.
Eni insisterà per ottenere una revisione del prezzo pagato alla società olandese, che aveva rivendicato quasi un miliardo di euro di indennizzo. I legali del gruppo guidato da Paolo Scaroni sono già al lavoro per studiare una possibile contromossa nei confronti della decisione del collegio arbitrale favorevole a GasTerra, che è controllata al 50% dal governo olandese, al 25% da Royal Dutch Shell e al 25% da ExxonMobil. Nel frattempo l’attenzione si è spostata sull’anticipo sul dividendo 2012. Lo stacco della cedola avverrà il 24 settembre, mentre il pagamento sarà effettuato il 27 settembre.
I possessori delle Adr, ovvero le american depositary receipt (che rappresentano due azioni), registrati entro il 26 settembre, otterranno un anticipo sul dividendo 2012 pari a 1,08 euro con pagamento previsto per il 9 ottobre prossimo. In una nota della società, si legge che “l’acconto sul dividendo è stato deliberato sulla base della situazione contabile al 30 giugno 2012 della capogruppo che chiude con l’utile netto di 2.119 milioni di euro”.