Alitalia non ha potuto approvare il bilancio 2007 poiché il patrimonio è oramai insufficiente ed attende ancora il provvedimento del Governo varato nell’ultimo Consiglio dei Ministri di Napoli per trasformare il prestito ponte di 300 milioni di euro in patrimonio per coprire le perdite. La norma sul cambio del prestito ponte in acconto, su cui l’Unione Europea ha già puntato il dito, doveva essere inserita nel testo che prevedeva l’abbattimento dell’Ici e successivamente la trascrizione sulla Gazzetta Ufficiale. Purtroppo la bozza del provvedimento deve essere ancora completata e non si conosce la sua forma con o senza norma salva-Alitalia. Il Cda dell’Alitalia non ha voluto assumersi la responsabilità di approvare il bilancio 2007, ha dichiarato che c’è continuità aziendale e che non c’è alcun bisogno di mettere l’azienda in liquidazione. All’Alitalia attendono tutti buone notizie dal Ministero dell’Economia, poiché nessuno vuole arrivare a convocare i soci in un’assemblea straordinaria per chiedere la ricapitalizzazione dell’azienda.
Resta tutta da chiarire la situazione verificatasi nel 2007 con un buco di oltre 364 milioni di euro che si stanno ancora accertando e sicuramente nei prossimi giorni avremo notizie più dettagliate a riguardo. Il segretario della Cgil Guglielmo Epifani in merito alla situazione della compagnia afferma:
Il governo deve convocare il sindacato perché il tempo passa e non abbiamo notizie né di cordate italiane né internazionali. Bisogna che il governo metta nel suo calendario un incontro per dirci a che punto è la situazione Alitalia.
Lo stesso auspicio è del segretario generale della Uil, Luigi Angeletti:
Bisogna che il Governo risolva il caso Alitalia, che trovi una soluzione all’azienda che deve essere anche trovata urgentemente.
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