Cresce la tensione sul grafico settimanale dell’indice di riferimento italiano: mentre le medie mobili sono ormai piatte, confermando la valenza operativa del trading range di lungo periodo in cui ci troviamo, si sviluppano continui segnali contrastanti portando gli operatori all’esasperazione in attesa di un chiaro movimento direzionale.
Il taglio della SuperTrend avvenuto sia a livello weekly sia a livello daily avrebbe dovuto innescare il crollo tanto atteso da chi ancora tiene aperte le posizioni ribassiste nel protafoglio (ad esempio tramite ETF, oppure opzioni). Il fatto che le vendite non siano ancora sufficienti alla ripresa della tendenza di lunghissimo periodo ancora ribassista comincia ad allertare gli operatori, che identificano per la maggiore quota 22500 punti come il livello che, se violato al rialzo in chiusura di barra settimanale, vanificherà ancora una volta un ritorno ai minimi del 2009.