L’Antitrust ha accettato gli impegni assunti da Eni, chiudendo l’istruttoria avviata per valutare l’accertamento dell’infrazione, e verificare se Eni abbia o meno provveduto a effettuare comportamenti riconducibili a un abuso di posizione dominante nel mercato del trasporto internazionale del gas. Eni si è impegnata a mettere all’asta per cinque anni una capacità di trasporto pari a 5 miliardi di metri cubi di gas all’anno sui gasdotti TAG e Transitgas, e l’Antitrust ha accolto tale impegno rendendolo vincolante.
Ad ufficializzare la chiusura dell’istruttoria, senza accertamento dell’infrazione, è lo stesso garante, che in una nota dichiara come “peffetto degli impegni, dal mese in corso e fino all’ottobre 2017, la società metterà all’asta capacità di trasporto relativa a 4 miliardi di mc/anno a cui si aggiunge un servizio di trasporto virtuale per un ulteriore miliardo di mc/anno. Tale capacità sarà ripartita tra il gasdotto TAG (40%) e ciascuna tratta del Tenp/Transitgas (60%)”.
Ancora, la nota ricorda come “gli impegni sono stati modificati nel corso dell’istruttoria per tenere conto delle osservazioni presentate dagli operatori di mercato, e prevedono anche che le aste siano effettuate solo su base annuale e stagionale. La dimensione dei lotti è stata ridotta rispetto a quella originariamente proposta per allargare la platea dei partecipanti”
Se non si provvederà ad allocare la capacità messa a gara nel settembre 2012, Eni (qui in utile nel secondo trimestre) effettuerà una nuova asta alla fine del quinquennio di riferimento (2018), per una quantitativo pari a quello eventualmente non allocato nell’asta 2012 – 2013, con un cap di volumi pari a 2 miliardi di metri cubi.
Il garante ha infine giudicato “positiva anche la scelta finale di Eni (modificata per effetto del market test) relativa al meccanismo di definizione del prezzo di aggiudicazione delle aste che avverrà attraverso il sistema di prezzo marginale: si tratta di un metodo funzionale a calmierare il livello del prezzo di aggiudicazione pagato dai soggetti a cui sarà attribuita la capacità di trasporto e a ridurre le extra rendite a favore di Eni”.