In economia e in finanza, un arbitraggio è un’operazione che consiste nell’acquistare un bene o un’attività finanziaria su un mercato rivendendolo su un altro mercato, sfruttando le differenze di prezzo al fine di ottenere un profitto. L’operazione è possibile se il guadagno che si ottiene supera i costi per il trasferimento del bene trattato da un mercato all’altro. L’intera operazione deve essere senza alcun rischio per l’operatore. L’arbitraggio si differenzia dalla speculazione per il fatto che, mentre il primo è un modo di lucrare sulle differenze di prezzo presenti in luoghi diversi la seconda opera sulle differenze di prezzo di uno stesso bene in tempi diversi: mentre la speculazione ricerca il lucro giocando sul fattore “tempo” (vendita successiva all’acquisto e viceversa), l’arbitraggio lo ricerca nel fattore “spazio” (acquisto e vendita su due mercati diversi).
Uno degli esempi più classici di arbitraggio è quello relativo al mercato dei cambi. Per illustrare la situazione si consideri una giornata in cui si osservano i seguenti tassi di cambio su diversi mercati:
• Euro/Dollaro a Milano 0,9;
• Euro/Yen a Tokio 95;
• Dollaro/Yen a Monaco 100.
In questo caso si può realizzare un profitto di arbitraggio pari a 0,06 Euro. Con un Euro acquistiamo 95 Yen a Tokio, li convertiamo in 0,95 $ a Monaco per riottenere a Milano 0,95/0,9 = 1,06 Euro circa. Si nota immediatamente che tali opportunità possono portare a profitti molto alti se le transazioni sono consistenti.
• Euro/Dollaro a Milano 0,9;
• Euro/Yen a Tokio 95;
• Dollaro/Yen a Monaco 100.
In questo caso si può realizzare un profitto di arbitraggio pari a 0,06 Euro. Con un Euro acquistiamo 95 Yen a Tokio, li convertiamo in 0,95 $ a Monaco per riottenere a Milano 0,95/0,9 = 1,06 Euro circa. Si nota immediatamente che tali opportunità possono portare a profitti molto alti se le transazioni sono consistenti.
Gli arbitragers cercano di approfittare della presenza di opportunità di arbitraggio, ovvero di condizioni di mercato, normalmente temporanee. Sul Forex (Foreign Exchange market, è il mercato internazionale dei cambi) è molto importante capire lo scenario entro il quale si muove; a cominciare dalla storia dei mercati valutari per passare poi a macroeconomia, analisi, le correlazioni e la politica monetaria delle banche centrali, esse infatti possono intervenire sul mercato dei cambi con operazioni di acquisto o di vendita di valute al fine di condizionare il corso della propria valuta.
Vorrei aggiungere un paio di cose perché i lettori siano a conoscenza che l’ arbitraggio, oltre che a dover necessariamente essere svolto con sistemi automatici ( expert advisors ) necessita di questi requisiti
1) Utilizzo di broker ECN: i Market Maker possono mostrare i prezzi che a loro convengono ai vari clienti, per cui le operazioni di arbitraggio possono farle loro quando si presentano. Non sono degli sprovveduti e hanno tutte le tecnologie necessarie allo scopo. Inoltre un eventuale arbitraggio tra diversi broker Market Maker sarebbe alle spese di uno di essi, per cui anche una strategia di arbitraggio profittevole porterebbe al Ban dell’ account: infatti i profitti proverrebbero NON dall’ inefficienza del mercato, ma dall’ inefficienza di uno di questi broker, che essendo Market Maker fa lui stesso i prezzi. Ricordiamo inoltre che il trading via ECN Puro prevede un lotto minimo di 100000 unità, che non è alla portata di tutti.
2) Impianto a bassa latenza: sistemi del tipo High Frequency possono fare trading a velocità elevatissime, sfruttando già queste inefficienze di mercato. Difficilmente un trader non dotato di apparecchiature ( e connessione ) speciali può riuscire a fare arbitraggio in modo profittevole
Ci sono altre questioni di cui parlare, ma già questi due punti rendono l’ idea di come sia difficile nella pratica riuscire a effettuare questo tipo di trading