Aste non deludono, ma ai traders non interessa; l’emissione di titoli di medio-lungo termine ha avuto esito positivo nel complesso, con i BTP a cinque anni che consolidano i livelli raggiunti ed i decennali che invece fanno un altro passo positivo (abbassando ulteriormente il rendimento). Per quanto riguarda i CCTEU con scadenza nel 2017 innanzitutto l’emissione è stata pari a 2.256 milioni di euro (a metà del range previsto) ed il rendimento è stato fissato al 4.60%, in calo rispetto al 7.42% di dicembre scorso.
I BTP a cinque anni con scadenza a maggio 2017 sono stati collocati per un importo complessivo di 2.5 miliardi di euro che equivale al massimo dell’offerta prevista dal MEF. Il rendimento è stato confermato a 4.18%, praticamente stabile rispetto al precedente 4.19%.
L’emissione di Buoni del Tesoro Poliennali con scadenza a settembre 2022 è invece stata pari a 3.25 miliardi di euro (prezzo di mercato 102.62) che, anche in questo caso, corrisponde al massimo comunicato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il rendimento dei decennali scende dal precedente 5.50% di febbraio al 5.24% di fine marzo, consolidando la fase di discesa e di restringimento che ha caratterizzato gli ultimi mesi.
►RISULTATI ASTA BTP E CCTEU MARZO 2012
Le tensioni a Piazza Affari però costringono a mettere da parte i buoni risultati ottenuti con le aste; il FTSE-Mib crolla sotto il peso dei bancari che nel complesso cedono quasi il 3% e lo spread torna a livelli di pericolo con il raggiungimento di quota 340 punti. Se la situazione non invertirà immediatamente con il rimbalzo sul supporto a 16000 punti allora facilmente assisteremo ad un nuovo crollo di medio periodo che trascinerà il Paese ancora in una fase di crisi. Se questo dovesse accadere il futuro dello Stato Italiano sarebbe poi affidato interamente al nuovo “firewall” Europeo che dovrebbe garantire una copertura finanziaria in momenti difficili.
►RISULTATI ASTA BOT 28 MARZO 2012