L’integrazione tra Atlantia e Gemina si farà ma solo con un’offerta in azioni. Ninete cash, dunque. La fusione, ribattezzata “progetto San Giuliano”, avrà la forma di un Ops, ovvero un’offerta di scambio di azioni senza che vi sia un esborso in contanti da parte della società autostradale controllata dalla famiglia Benetton. La fusione Atlantia-Gemina sarà il merger più rilevante del 2013, anche se il management e gli advisor sono ancora al lavoro per mettere a punto i dettagli dell’operazione.
Intanto è stata già fissata la data per l’approvazione del progetto di fusione. Il prossimo 8 marzo i consigli di amministrazione delle due holding si riuniranno per dare il via libera al deal, oltre che per esaminare il preconsuntivo del 2012. Le assemblee dovrebbero poi essere convocate tra il 26 aprile (prima convocazione) e il 30 aprile (seconda convocazione). La riunione dei cda è prevista a inizio marzo, prima della scadenza del patto di sindacato di Gemina prevista per il 25 marzo senza la possibilità di tacito rinnovo.
► OPA O OPS PER GEMINA-ATLANTIA?
Il management delle due società sono al lavoro per definire alcuni aspetti importanti dell’operazione, in particolare il concambio tra le azioni Atlantia e quelle di Gemina. Infatti, ciò consentirà di stabilire le valutazioni fatte dalle due società e il livello di diluizione della quota degli azionisti di maggioranza. Sintonia è la holding al centro dell’attenzione, visto che detiene il 46% di Atlantia e il 35% di Gemina. Quasi certamente a Gemina sarà assegnato un valore in linea con la Rab di AdR, ovvero il valore degli asset regolamentati con il quale viene calcolato l’aumento delle tariffe aeroportuali.
► GEMINA: TITOLO AI TOP DA NOVEMBRE 2007 VERSO 1,3€
Il valore della Rab 2012 è fissato a 1,8 miliardi di euro, come da piano finanziario allegato al contratto di programma stipulato da AdR con Enac. In borsa le azioni Gemina si stanno allineando sempre più a quel valore, visto che oggi quotano a 1,27 euro. Nell’ultimo mese il valore del titolo Gemina è aumentato del 18% a Piazza Affari, mentre due mesi fa la quotazione era intorno a 0,8 euro.