Piazza Affari, oltre ad essere la piazza finanziaria probabilmente più sottovalutata d’Europa, è la borsa che offre ancora uno dei più genersoi dividend yield nel vecchio continente. In media nel 2012 il rendimento in termini di dividendi è stato pari al 4,2%, poco meno della cedola offerta attualmente dal Btp a dieci anni dopo la discesa dello spread sotto i 300 punti. In Europa il dividend yield medio si aggira intorno al 3,5%. Sul paniere principale FTSE MIB alcune blue chip continuano a offrire allettanti dividendi.
I campioni della cedola restano Snam Rete Gas, A2A, Terna, Eni e Telecom Italia. Il dividend yield 2012 più alto è quello di Snam, stimato al 7,22% con la quotazione del titolo in borsa intorno a 3,5 euro. Poi c’è la multiutility A2A, con un dividend yield 2012 al 7,02% e una quotazione pari a 0,431 euro. La società milanese ha vissuto i primi sette mesi dell’anno in apnea, tra svalutazioni, crollo in borsa e downgrade sul debito. Da inizio anno il titolo A2A perde quasi il 64%.
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Oltre a un nutrito gruppo di blue chip, negli ultimi anni hanno cominciato a premiare generosamente i propri azionisti anche società hi-tech come STMicrolectronics oppure società come Diasorin, attiva nel comparto biomedicale. La società italo-francese dei chip ha un dividend yield 2012 stimato al 5,73%, mentre Diasorin al 4,12%. Nella classifica delle società più generose in termini di rendimento in dividendi mancano le grandi banche, che quest’anno hanno sofferto molto il crollo in borsa e le reiterate svalutazioni in bilancio. Tuttavia, qualche timido segnale di ripresa c’è.
► AZIONI DI BORSA DA COMPRARE A PREZZI STRACCIATI NEL 2013
Intesa SanPaolo, la prima banca italiana, ha un dividend yield 2012 al 3,8%, mentre Mediobanca si avvicina al 3,4%. Non si tratta di rendimenti particolarmente esaltanti, ma nel complesso accettabili considerando la congiuntura sfavorevole che sta obbligando da tempo le banche a mettere in atto dolorosi processi di ristrutturazione. Bisogna poi ricordare che quando il dividend yield è particolarmente elevato, la spiegazione più probabile è che la quotazione di borsa del titolo è molto bassa o depressa: le società provano ad allettare gli azionisti con ceole alte per evitare una pericolosa fuga verso altri lidi.