Banca Monte dei Paschi di Siena ha deciso di dare una svolta all’operazione di vendita delle attività di leasing. L’istituto bancario senese avrebbe afffidato un mandato all’advisor Rothschild – già consulente in alcune operazioni sul capitale di Mps, come la vendita di quote della Fondazione – con l’obiettivo di finalizzare le trattative relative alla vendita del ramo leasing. La notizia è stata diffusa dal sito inglese di informazione finanziaria Merger Market. Nessun commento è arrivato però dai vertici della banca di Rocca Salimbeni.
Secondo indiscrezioni di stampa, tra i player interessati all’acquisti delle attività di leasing di Banca Mps ci sarebbe il colosso americano General Electric, che è già presente in Italia da qualche anno a seguito dell’acquisizione di Interbanca. Spunta anche il nome dei francesi di Bnp paribas e di alcuni fondi di private equity attivi nel compato finanziario e del credito al consumo, come il fondo Clessidra di Claudio Sposito. L’asset oggetto della vendita è Mps Leasing e Factoring (Mps L&F).
Nel piano industriale presentato dai top manager di Banca Mps, in primis il presidente Alessandro Profumo e l’amministratore delegato Fabrizio Viola, dovrebbe avvenire una scissione del ramo d’azienda del leasing, che poi verrebbe messo all’asta sul mercato per essere ceduto al miglior offerente. Nel 2011 Mps Leasing e Factoring ha generato profitti netti per 10,5 milioni di euro contro i 6,8 milioni di euro di fine 2010 (+53,2%). Il Roe è salito al 3,4% rispetto al 2,3% dell’anno precedente. Il margine di interesse è salito del 9% a 118,7 milioni di euro dai precedenti 108,9 milioni.
Il piano industriale Mps 2012-2015 prevede anche altre cessioni, come ad esempio Consum.it e Biverbanca. La vendita di quest’ultima sta però andando molto a rilento. Mps sta provando a cedere il 60% delle quote in suo possesso alla Cassa di Risparmio di Asti, ma per ora l’operazione è in stand-by. Intanto, ieri il titolo Banca Mps ha chiuso la seduta con un rialzo dello 0,54% a 0,2409 euro.