Banca Mps ecco chi c’è dietro il rally in borsa

 Uno dei temi caldi a Piazza Affari negli ultimi giorni è stato il rally specttacolare di Banca Mps, che a partire dallo scorso 4 gennaio ha iniziato un movimento rialzista esplosivo che ha portato la quotazione da 0,235 euro a 0,313 euro nel giro di un paio di sedute (+33%). Alla base dell’impetuoso strappo dei prezzi sembra ci sia stata la regia di alcuni grandi investitori isituzionali, che hanno preso posizione sul titolo sfruttando il buon momento dei listini azionari e il forte calo dello spread.

In pochi giorni è stato scambiato più del 30% del capitale della banca di Rocca Salimbeni, tanto che alcuni trader avevano avanzato l’ipotesi di una clamorosa scalata sulla banca più antica d’Italia. L’ipotesi è stata smentita velocemente dai vertici dell’istituto di credito senese, in particolare dal presidente Alessandro Profumo. Il boom del titolo in borsa è stato possibile grazie all’apertura di grosse posizioni di banche di investimento internazionali del calibro di Credit Suisse, Société Générale e Bank of America Merrill Lynch.

BANCA MPS: NESSUNA SCALATA IN CORSO SECONDO ALESSANDRO PROFUMO

Inoltre, molti fondi di investimento si sono affrettati a chiudere posizioni short detenute nei mesi scorsi, alimentando così la speculazione sul titolo e facilitando l’ascesa dei prezzi. Attraverso le comunicazioni pervenute alla Consob, sono diversi i fondi che hanno ridotto l’esposizione short sulle azioni Banca Mps. In particolare, spiccano i nomi di Egerton Capital e Parvus Asset Management. Nei mesi scorsi era stato venduto allo scoperto il 4-5% del capitale della banca. Ora la situazione si è capovolta, anche se lo stato di salute della banca resta ancora tutto da definire.

BANCHE ITALIANE PROMOSSE DA INTERMONTE E CREDIT SUISSE

A breve il Tesoro italiano sotttoscriverà i nuovi Monti-bond per 3,9 miliardi di euro, dei quali 1,9 miliardi serviranno per riscattare e sostituire i vecchi Tremonti-bond. Sarà poi fondamentale una magigore stabilità dello spread Btp-Bund, che negli ultimi giorni si è avvicinato a quota 250 punti base. La banca senese ha in portafoglio ben 22 miliardi di euro tra Btp e Bot, per cui la discesa dello spread risulta un toccasana nel bilancio della banca.

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