Il titolo Banco Popolare è senza dubbio quello maggiormente sotto i riflettori questa mattina a Piazza Affari, dopo che l’agenzia di rating Moody’s ha comunicato di aver messo il giudizio sul merito di credito del gruppo bancario sotto osservazione per un possibile downgrade. Dopo aver praticamente “minacciato” qualche giorno fa la bocciatura della Banca Popolare di Milano al livello junk (spazzatura), Moody’s avverte anche Banco Popolare che attualmente viene giudicata con un rating Baa3. Stamattina in borsa il titolo perde più di due punti percentuali, mostrando volumi molto elevati.
Dopo poco più di un’ora dall’inizio delle contrattazioni alla borsa milanese, il titolo Banco Popolare evidenzia una flessione del 2,38% a 1,106 euro. Finora è stato toccato un minimo intraday a 1,099 euro, che porta così la quotazione a un passo dal minimo di periodo di 1,094 euro toccato il 16 novembre. Moody’s ha messo sotto osservazione anche il rating di Banca Italease, che al momento è Ba1. A preoccupare l’agenzia di rating è soprattutto il peggioramento della qualità degli asset.
Secondo quanto comunicato da Moody’s, gli esperti dell’agenzia effettueranno la revisione del rating cercando di giudicare la banca in base alla capacità della stessa di stabilizzare la qualità dei propri attivi e di garantire il mantenimento del capitale al di sopra dei livelli minimi richiesti dalla regolamentazione bancaria. In caso di downgrade, Banco Popolare rischia di retrocedere al livello “junk”, ovvero spazzatura, che viene attribuito agli emittenti più speculativi e con minore affidabilità creditizia. Secondo quanto dichiarato dagli analisti di Intermonte, la notizia di un eventuale downgrade a junk sarebbe molto negativa per Banco Popolare.
Infatti, il gruppo bancario avrebbe serie difficoltà a rinnovare le emissioni istituzionali di 2,9 miliardi di euro nel 2013 e di 5,2 miliardi di euro nel 2014, a causa di un deciso aumento del costo del debito. Intermonte, però, non cambia la propria valutazione sul titolo, confermando così il rating “neutral”. Un paio di giorni fa, invece, Nomura aveva ribadito il suo consiglio di ridurre l’esposizione sulle azioni Banco Popolare, mentre Société Générale aveva confermato il giudizio “hold” (tenere le azioni) con target price a 1,1 euro.