Il consiglio di amministrazione della Premafin Finanziaria Spa ha approvato il bilancio d’esercizio 2011, e il bilancio consolidato (cioè, di gruppo) per la stessa data. Per quanto concerne il risultato d’esercizio, l’ultima riga del conto economico riporta una perdita netta di 440,3 milioni di euro, in profondo peggioramento rispetto ai 102,8 milioni di euro di perdita con i quali si era concluso il 2010. Ad ogni modo, la perdita è in gran parte riconducibile (436,5 milioni di euro) alla svalutazione della partecipazione direttamente e indirettamente detenuta in Fondiaria Sai, a sua volta determinata sulla base della stima del valore recuperabile dell’azione ordinaria Fonsai alla data del 31 dicembre 2011 (3,95 euro). Su fronte patrimoniale, il patrimonio netto civilistico si attesta a quota 141,4 milioni di euro (contro i 581,7 milioni di euro del 2010).
Con la stessa occasione, il consiglio di amministrazione ha approvato la convocazione dell’assemblea ordinaria per il prossimo 17 maggio in prima convocazione e per il prossimo 21 maggio in seconda convocazione. L’assemblea, in quei contesti temporali, delibererà in merito all’approvazione del bilancio d’esercizio del 2011, sull’integrazione del consiglio di amministrazione e sulla remunerazione degli amministratori.
È inoltre stata approvata la convocazione dell’assemblea straordinaria per le stesse date di cui sopra, in principale riferimento alla proposta di aumento di capitale sociale a pagamento, con esclusione del diritto di opzione, per un importo complessivo di 400 milioni di euro comprensivi di eventuale sovrapprezzo, previa revoca della delega ad aumentare il capitale sociale e ad emettere obbligazioni, anche convertibili, precedentemente attribuita al consiglio di amministrazione.
► FONSAI UNIPOL IL PROGETTO DI INTEGRAZIONE VA AVANTI
Il bilancio consolidato 2011 riporta infine una raccolta premi consolidata pari a 10,814 miliardi di euro (12,953 miliardi al 2010). L’esercizio si chiude con perdita di gruppo pari a 263,6 milioni di euro (271,5 milioni di euro nel 2010), e un patrimonio di gruppo negativo per 32,1 milioni di euro).