Ieri è stata una giornata ricca di trimestrali per il comparto bancario italiano. Su tutti, però, spiccano naturalmente i conti trimestrali delle due big italiane, ovvero Intesa SanPaolo e Unicredit. La banca di Piazza Cordusio ha chiuso i primi nove mesi del 2012 con un utile netto di 1,4 miliardi di euro. Nello stesso periodo dello scorso anno Unicredit aveva accusato una pesante perdita da 9 miliardi di euro, che poi avrebbe costretto la banca a procedere con massicce ricapitalizzazioni.
A spingere i conti della banca milanese è stato il network estero. Le attività italiane non hanno brillato, complice il difficile quadro macroeconomico nel nostro paese, mentre hanno fatto molto bene le attività nell’Europa centro-orientale. Ad ogni modo qualche timido segnale di miglioramento è giunto anche dalle attività italiane. Infatti, il risultato della gestione operativa è cresciuto del 25% a 3,5 miliardi di euro, a seguito di una diminuzione dei costi del 7,2% a 4 miliardi e dell’aumento dei ricavi del 4,9% a 7,7 miliardi di euro.
Le voci negative in bilancio sono giunte, come da attese, dalle rettifiche nette sui crediti che sono cresciute del 10,9% a 3,4 miliardi di euro. L’utile prima delle tasse è stato negativo per 71 milioni di euro. Tuttavia, il risultato è decisamente più confortante rispetto a quello realizzzato nei primi nove mesi del 2011 quando la banca di Piazza Cordusio registrò una perdita di 545 milioni di euro. Complessivamente i crediti in sofferenza di Unicredit ammontano a 80,4 miliardi di euro. Di questi il 68% è riferito alle attività italiane.
Unicredit ha però beneficiato del buon andamento di mercati in forte espansione come la Russia, la Turchia e la Polonia. Le attività in Europa orientale e Polonia hanno visto l’utile operativo netto salire dell’1,5% a 1,8 miliardi di euro, mentre la Russia si è confermata il secondo mercato del gruppo con un utile netto di 334 milioni di euro. In forte crescita il business in Turchia, dove il parco-clienti è salito a 6,8 milioni e l’utile netto a 285 milioni di euro. Salvo sorprese, Unicredit pagherà un dividendo ai propri azionisti. Ieri il titolo ha chiuso con un rialzo del 4,39% a 3,522 euro.