Il gruppo Zegna, uno dei brand storici dell’abbigliamento di alta qualità in Italia, ha chiuso il bilancio d’esercizio 2012 con utili in forte crescita (+ 13 per cento a 130 milioni di euro). Da segnalare, in proposito, un aspetto sicuramente meritorio: il 2 per cento dei profitti sarà infatti destinato a opere solidali, confermando così l’attenzione del top management societario, e dei suoi dipendenti, verso progetti no profit e di solidarietà civile.
Tralasciando i pur interessanti aspetti etici per concentrarci su quelli meramente economico finanziari, il 2012 è stato un anno da record per la Ermenegildo Zegna Holditalia, la holding del gruppo di Trivero. Tra i dati di maggior nota, l’incremento dei ricavi (1,261 miliardi di euro, +11,9 per cento rispetto allo scorso anno) e, soprattutto, l’aumento della redditività, con ebitda pari a 250 milioni di euro (+7,5 per cento e con un’incidenza sui ricavi che sfiora il 20 per cento) e 130 milioni di utile netto, in aumento del 13 per cento sul dato 2011 (questo invece è l’andamento dello scorso anno, di questi tempi)..
Per quanto concerne il 2013, Gildo Zegna afferma che l’anno non sarà semplice “perché l’accentuarsi delle tendenze negative a livello globale potrà avere delle ripercussioni anche sul settore del lusso (…) Noi comunque siamo fiduciosi di poter conseguire risultati economici e finanziari positivi”.
Più diffusamente, in un’intervista rilasciata a MF Fashion Zegna segnala che “siamo fiduciosi di poter conseguire risultati positivi anche quest’anno, che però è un anno davvero strano, difficile. Le ombre si spostano velocemente da una parte all’altra del globo, il che significa che ci sono occasioni da cogliere, negozi che bisogna essere veloci ad aprire, ma anche a chiudere se il vento gira dalla parte sbagliata”.
Sempre per l’anno in corso la società ha in previsione l’apertura di altri 30 punti vendita, tra cui Ginevra, Londra (in Sloane street), Dallas, Cancun, Abu Dhabi, Kuwait city, Singapore, Hanoi, Bisbane e diverse città della Cina.