Blue Chips italiane: Telecom, Enel e Fiat

Per chi gioca a poker le blue chips sono le fish blu, quelle che hanno il valore più alto. La borsa è in effetti un gioco d’azzardo e le blue chips sono le azioni “meno azzardate”, quelle più sicure, perchè delle grandi società, con una storia alle spalle di solidità e stabilità, e, in teoria, una garanzia per chi vi investe.

Le blue chips sono così definite in base al volume degli scambi che le riguardano e alla loro popolarità, quindi della loro presenza nei portafogli degli investitori. Sono tutte società ad alta capitalizzazione. Le blue chips appartengono principalmente agli indici S&P Mib e Midex, e sono 84 circa, per una capitalizzazione totale pari a 772 miliardi.

Nelle scorse giornate i mercati sono nuovamente scesi al ribasso, fino a registare nuovi minimi dell’anno. Attendersi una ripresa dei mercati a breve risulta improponibile, quello in cui è possibile sperare è un mese di marzo ed aprile senza brutte sorprese e con “un po’ di respiro per la borsa”. Vediamo come si stanno comportando alcune tra le principali blue chips italiane e cosa potremme aspettarci nel prossimo futuro.


Telecom: colpita dalle vendite scattate in seguito alla presentazione del piano strategico 2008-2010 (ha perso più del 18% in questa settimana). Fino ad ora Telecom ha sempre seguito più o meno regolarmente l’andamento dell’S&P Mib per poi tradire il trend di Piazza Affari e salire ieri del 7,40%. Il prossimo dividendo sarà nettamente inferiore rispetto a quello degli anni passati ed il piano industriale punta principalmente ad una riduzione dei costi e dell’indebitamento, difficile quindi attendersi grandi inversioni di rotta nel breve termine.

Fiat: ancora ribassi anche per la casa automobilistica torinese, scesa anche sotto i 12 euro, in linea con il settore auto. I risultati delle immatricolazioni di febbraio segnano una ripresa con un +2,3%, anche se inferiore a quelle del comparto auto europeo, +8,7% . Il mercato europeo delle auto è previsto stabile per il 2008 e FIAT ha annunvìciato di poter mantenere i target delle quote di mercato. La prospettiva di un riassetto organizzativo del gruppo piace ai mercati e la notizia di un prossimo scorporo, soprattutto per quanto riguarda Case New Holland (macchine agricole), suggerisce un prossimo rimbalzo. Euromibiliare crede in un prossimo spin-off e mantiene la raccomandazione “buy“.

Enel: presentati i risultati del 2007, con un utile a 3,9 miliardi ma un indebitamento salito da 11,7 a 55,8 per le numerose acquisizioni. Sono proprio le nuove acquisizioni però a portare i maggiori guadagni ed il piano strategico per i prossimi cinque anni prevede la riduzione dell’indebitamento e il consolidamento della propria posizione finanziarie. In Borsa Enel segue perlopiù l’andamento generale.

In momenti di crisi finanziarie dei mercati come quella che stiamo attraversando non sempre, come ha denunciato Marchionne, l’andamento dei titoli e dei mercati rispecchia quello che una società fa relamente, o meglio è difficile attendersi grandi rimablzi o grandi trend rialzisti, se non brevi. Una società in grado di mantenersi stabile otterrebbe già un buon risultato.

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