Nella giornata di ieri abbiamo assistito a un nuovo rally dell’indice azionario milanese FTSE MIB, che ha chiuso la seduta con un rialzo dello 0,96% a 17.897 punti. La borsa italiana è stata la migliore in Europa e l’indice principale ha anche aggiornato i top di periodo, salendo fino a 17.925 punti sui livelli più alti da agosto 2011. Da inizio anno il FTSE MIB guadagna già il 10%, mentre negli ultimi tre mesi ha messo a segno una performance superiore al 15%.
Piazza Affari resta una borsa molto sottovalutata secondo gli analisti finanziari tanto che, secondo quanto emerge da uno studio condotto da Mediobanca, l’attuale quotazione è addirittura sui livelli degli anni ’30 del secolo scorso se considerata in termini reali. L’indice FTSE MIB è ormai ad un passo dal raggiungimento di area 18mila punti, che è comunque una resistenza molto importante e che non sarà facile superare. Ad ogni modo il rimbalzo delle quotazioni è così forte, che molti analisti vedono il raggiungimento di area 20mila punti entro il primo semestre dell’anno.
Piazza Affari sembra non risentire più di tanto dello scandalo dei derivati finanziari di Mps, che ieri ha chiuso con un rialzo dello 0,65% a 0,2615 euro. Ieri gli scambi sul titolo bancario senese sono rimasti sostenuti, tanto che è passato di mano l’8,6% del capitale. In mattinata le azioni Banca Mps stavano guadagnando più del 6%, ma poi il rally si è sgonfiato dopo le dichiarazioni dell’amministratore delegato Fabrizio Viola che ha evidenziato come non sia ancora possibile quantificare le perdite sulle operazioni strutturate messe a punto dalla banca negli anni passati.
Tra i bancari continua l’ottimo momento di Unicredit, che ieri è salito dell’1,84% a 4,758 euro. La banca di Piazza Cordusio ha ricevuto ieri una promozione da Goldman Sachs a “buy” da “neutral”, con il target price fissato a 6,3 euro. Ancora un boom poi per il risparmio gestito, dopo la prmozione di Deutsche Bank su Azimut e Mediolanum. Per quanto riguarda i titoli di stato, ieri sono stati collocati Ctz e Btp€i a tassi che non si vedevano da marzo 2010. Oggi sarà la volta dei Bot semestrali, domani dei Btp a 5 e 10 anni. Lo spread Btp-Bund ha chiuso in area 250 punti base.