La mattina si apre con la nota mensile della Bce, che non riporta nulla di buono nè lascia presagire segnali di positività per il prossimo futuro:
“L’economia di Eurolandia sta rendendo evidente un indebolimento costante: palpabili il ristagno della domanda interna ed esterna e un inasprimento delle condizioni di finanziamento”.
Previsioni di crescita poco felici: Pil in attivo dell’1.2% nel 2008, dello 0.3% nel 2009 e dell’1.4% nel 2010.I primi elementi leggibili delle borse mondiali nella giornata odierna sono poco incoraggianti: il forte ribasso di Tokyo (-5.25%), in aggiunta a quello di Wall Street della sera precedente (-4.37%), determina un’apertura in passivo per le Borse europee che vivono una fase di riscatto qualche ora dopo, grazie alle impennate garantite dai titoli bancari e delle telecomunicazioni. Londra aumenta dello 0.16% dopo una partenza da -1.03%; Francoforte, dopo un avvio in negativo (- 0.49%), guadagna lo 0.79%; Parigi passa da -0.2% a +0.97%. Su tutti Milano, che aumenta progressivamente fino a toccare un incoraggiante +1.04%.
Nella seconda parte di giornata si ripete il trend altalenante, sollecitato dalle dichiarazioni congiunte di Ocse e Bce: tornano i ribassi, che coinvolgono tutte le piazze continentali, seguiti da miglioramenti sensibili. Non solo, a garantire una inversione di rotta ci pensa l’apertura in attivo di Wall Street a cui, tuttavia, tocca di vivere l’ennesima giornata instabile e fatta di continue oscillazioni che dal segno meno portano al segno più, e viceversa.
La chiusura è positiva per quasi tutte le piazze, fatta eccezione per quella di Londra: piazza Affari si attesta ad un +0.51% del Mibtel. Seduta di giovedì 13 novembre in leggero recupero per l’indice S&P MIB 40, che chiude con un +0.92%. I corsi oscillano tra le 20000 e le 20550/600 per poi chiudere a ridosso delle 20400. Per le prossime sedute è importante che i corsi si mantengano sopra alle 19700/19550; in tal caso potremmo assistere a ritorni in direzione delle 21700 prima e delle 22800 in seguito. Porre ancora molta attenzione in seguito a discese sotto le 19550. In tal caso le potenzialità rialziste descritte verrebbero smentite con possibili ritorni verso i minimi di area 18600/500 e sotto in direzione delle 17500/17000 area dove ritorneremmo compratori.
S&P Mib 40, i 10 top di giornata: FINMECCANICA (+3,47%); SAIPEM (+3,07%); UNICREDIT (+2,83%); INTESA SANPAOLO (+2,56%); MEDIASET (+2,01%); TELECOM ITALIA (+1,88%); ENI (+1,85%); PARMALAT (+1,57%); UNIPOL (+1,57%) IMPREGILO ORD (+1,11%).
S&P Mib 40, i 10 flop di giornata: BUZZI UNICEM (-5,33%); AUTOGRILL (-4,74%); ATLANTIA (-4,45%); MONDADORI (-4,12%); GEOX (-3,89%); LUXOTTICA GROUP (-3,83%); STMICROELECTRON (-3,16%); BANCA POP MI (-2,90%); ITALCEMENTI (-2,57%); PIRELLI & C. (-2,56%).