Banca Popolare di Milano ottiene da Banca d’Italia il via libera al rimborso integrale delle obbligazioni da 500 milioni di euro emesse nel 2009 e sottoscritte dal ministero dell’Economia. Una notizia molto attesa dagli stakeholders dell’istituto di Piazza Meda, che ha permesso alla banca di poter compiere un gradevole balzo in avanti in termini di quotazioni sui mercati regolamentati, diventando una delle locomotive della sessione odierna.
Al momento in cui scriviamo, infatti, Bpm continua ad allungare a Piazza Affari candidandosi tra i best performer del listino milanese con un rialzo molto significativo all’interno del paniere di riferimento (vedi anche Bpm nessuna vendita di quota da Investindustrial).
Merito di questa spinta è il via libera attribuito dalla Banca d’Italia al rimborso dei cosiddetti Tremonti bond emessi e sottoscritti nel 2009. Poco prima dell’inizio delle contrattazioni, una nota della società di Piazza Meda aveva infatti annunciato l’autorizzazione dell’istituto centrale al rimborso integrale delle obbligazioni emesse dall’istituto per complessivi 500 milioni e sottoscritti dal ministero dell’Economia e delle Finanze: una nota che aveva lasciato presagire una giornata particolarmente dinamica e intensa per la banca milanese, che sta infatti attraversando delle ore di grande spolvero alle negoziazioni di Borsa.
Secondo quanto precisato dal comunicato stampa diramato dalla società, Banca Popolare di Milano procederà con il compimento delle attività necessarie per il rimborso entro il 30 giugno di tali strumenti finanziari. Oltre a quanto sopra, la società rende noto che la Banca d’Italia ha autorizzato la modifica statutaria all’aumento di capitale in opzione per un importo massimo di 500 milioni approvata dall’assemblea dei soci lo scorso 22 giugno 2013.
In aggiunta a quanto già specificato, supponiamo altresì che la buona prestazione odierna di Banca Popolare di Milano possa ascriversi altresì a un rimbalzo di natura tecnica, visto e considerato che giunge a breve distanza da una serie di sessioni molto difficili per il gruppo, che nell’ultima settimana ha perso quasi il 20%.