Avevamo lasciato l’editore Cairo alle prese con l’operazione di rilevazione degli asset TiMedia (La7 & co.) e oggi lo troviamo a commento dei risultati d’esercizio 2012 della sua Cairo Communication, che come molte altre compagini dello stesso settore, ha dovuto fare i conti con una grave retrocessione del business del comparto di appartenenza. Utile in calo e ricavi di gruppo in flessione, contraddistinguono in modo univoco il trend assunto dalla Cairo nello scorso anno.
In particolare, in una nota la società afferma di aver chiuso il 2012 con un utile netto di 18,7 milioni di euro, in calo del 20 per cento rispetto ai 23,4 milioni del 2011. I ricavi consolidati (cioè, quelli dell’intero perimetro di gruppo) lordi sono scesi dell’1,8 per cento a 313,5 milioni e il margine operativo lordo si è attestato a 31,1 milioni di euro. Maggiore ottimismo nei confronti del 2013 che – afferma la società – dovrebbe essere periodo contraddistinto da una ripresa dei dati.
“Il gruppo, per i suoi attuali settori di attività (stampa periodica e raccolta pubblicitaria)” – afferma infatti una nota societaria – “in considerazione della qualità delle testate edite e dei mezzi in concessione, considera realizzabile anche per il 2013 l’obiettivo di conseguire risultati gestionali fortemente positivi” (qui avevamo parlato di Cairo in relazione alle sue previsioni sul business La7).
Per quanto attiene la cedola, la nota afferma che sarà proposta ai soci la distribuzione di un dividendo di 0,27 euro per azione, che includerà anche l’acconto di 0,13 euro per azione distribuito a dicembre 2012. Per quanto riguarda infine il solo business La7, di cui ora è proprietario, Cairo ha ribadito l’intenzione di avviare un piano di ristrutturazione, ma che sarà comunque confermata l’attuale linea editoriale, con mantenimento dei nomi e dei programmi “che rappresentano i punti di forza della rete”.
Non mancheranno tuttavia i nuovi programmi e le nuove idee, soprattutto a rafforzamento delle fasce più deboli, come quella pomeridiana.