Henri Proglio, presidente e amministratore delegato di Edf (Electricitè de France) sarebbe vicino all’addio. Il manager, considerato prossimo all’uscita dalla compagine sociale e sostituito dal più papabile Guillaume Pepy, sembra così pagare la sua vicinanza a Nicolas Sarkozy, l’ex presidente francese sconfitto, nel suo secondo tentativo, per la corsa all’Eliseo. Il primo gruppo europeo per produzione di energia elettrica, con 58 centrali nucleari, si appresta pertanto a una ventata di novità nel suo più alto trono gerarchico.
A rilanciare l’indiscrezione, poche ore fa, era stato il quotidiano francese le Parisien, secondo cui al posto di Proglio arriverà Guillaume Pepy, che al momento guida la Sncf, le ferrovie statali o, per meglio dire, la Societe Nationale des Chemins de Fer. La notizia dell’avvicendamento del ruolo di amministratore delegato e presidente di Edf potrebbe inoltre avere delle ripercussioni piuttosto significative anche in Italia, visto e considerato che Edf controlla Edison (di cui abbiamo parlato recentemente: Il cda di Edison si pronuncia sull’offerta pubblica di acquisto), seconda utility del Paese dopo Enel (ancora, sul tema: Riassetto Edison 2012 bocciato da Carlo Tassara). Secondo le intenzioni della casa madre, Edison avrebbe dovuto diventare la gas company del gruppo: bisognerà ora valutare se la sostituzione di Proglio apporterà novità anche nei piani strategici degli asset italiani.
Al momento, tuttavia, di ufficiali non vi sarebbe niente. Il governo – che possiede il 75% di Edf – sta infatti ancora verificando la disponibilità di Pepy a compiere il grande salto balzando dai treni all’energia. L’incarico è estremamente prestigioso, e comporta elevatissimi oneri che il manager di Sncf dovrebbe tuttavia esser ben lieto di affrontare.
Pepy, classe 1958, potrebbe essere scelto per cercare di replicare nel comparto energetico quanto ha già prodotto in quello ferroviario, il cui settore ha conosciuto un recente momento di innovazione e di apertura. Alle spalle di Pepy, in qualità di secondo papabile, vi sarebbe Anne Lauvergeon, che con l’ex presidente Sarkozy non ha mai avuto un buon rapporto, tanto da rifiutare un incarico di ministro.
Proglio diventerà presidente di Thales, multinazionale di elettronica con 60 mila dipendenti.