Il consiglio di amministrazione di Camfin, in programma quest’oggi alle ore 18, dovrebbe sciogliere le ultime riserve sull’emissione del bond convertibile, dopo che la famiglia Malacalza nei giorni scorsi si era rivolta al Tribunale di Milano per ottenere l’annullamento delle delibere del cda di Camfin del 10 e del 29 agosto con l’obiettivo di rallentare il lancio del bond convertibile in azioni Pirelli fuori patto per un controvalore pari a 170 milioni di euro. La holding, presieduta da Marco Tronchetti Provera, ha definito il rinvio ad oggi come un “problema tecnico”.
Ora la società e le banche (Unicredit, Bnp Paribas, Banca Imi) potranno concentrarsi meglio sull’emissione obbligazionaria sia per approfondire gli aspetti di natura finanziaria dell’operazione sia per capire come muoversi legalmente per difendersi dai continui attacchi della famiglia Malacalza. Secondo il presidente del collegio sindacale, Francesco Martinelli, le scelte operate in consiglio lo scorso 10 agosto “non possono essere censurate in alcun modo sotto il profilo della correttezza decisionale”. Insomma, pieno appoggio alle scelte di Tronchetti.
E’ della stessa opinione anche il comitato controllo e rischi, composto esclusivamente da amministratori indipendenti quali Arturo Sanguinetti, Nicoletta Greco e Mario Notari. I Malacalza, assistiti dall’avv. Giampiero Succi e dallo studio legale Bonelli Erede Pappalardo, sostengono invece che le delibere del 10 e 29 agosto non siano valide per “violazione delle norme in tema di interessi degli amministratori e dell’obbligo degli amministratori di agire in modo informato”. I Malacalza hanno così fatto causa a Camfin chiedendo al Tribunale di Milano una prima udienza il prossimo 19 marzo 2013.
Stamattina a Piazza Affari il titolo Camfin mostra un calo dello 0,38% a 0,4947 euro, dopo che ieri aveva chiuso in ribasso dello 0,48%. Le azioni Camfin sono comunque inserite all’interno di un movimento direzionale rialzista molto robusto, che ha portato tre giorni fa al raggiungimento del massimo più alto degli ultimi quattro anni a 0,545 euro. Da inizio anno Camfin guadagna il 115%. Secondo Centrobanca il titolo è da comprare.