Secondo quanto comunicato dall’Ania, ovvero l’associazione di rappresentanza degli assicuratori, le compagnie assicurative italiane sono riuscite ad azzerare le perdite sui titoli di stato a partire dallo scorso 18 settembre. In precedenza, grazie alla rassicurazioni di Draghi sul finire di luglio e all’annuncio del piano anti-spread lo scorso 6 settembre, le minusvalenze contabilizzate dalle società assicurative sono andate via via diminuendo fino all’azzeramento completo. Il dato si riferisce agli investimenti di classe C, dove i risultati sono a carico delle compagnie.
A fine luglio scorso il portafoglio delle compagnie assicurative mostrava ancora minusvalenze importanti per un valore mark-to-market di 13 miliardi di euro. A fine agosto scorso le perdite erano scese a 8 miliardi di euro e nel giro di venti giorni si sono del tutto azzerate. Il risultato è davvero confortante, se si considera che il 2012 era partito davvero molto male con minusvalenze per 24 miliardi di euro su un portafoglio complessivo di titoli di stato italiani contabilizzati in bilancio per 200 miliardi di euro.
Il conto economico di molte compagnie assicurative, soprattutto quelle di primo piano come Generali Assicurazioni, sarà senza dubbio più leggero anche se resta l’incertezza sul futuro, visto che i problemi della zona euro sono ancora da risolvere e dietro l’angolo c’è sempre il pericolo di una ricaduta. L’abbattimento delle minusvalenze non si ribalterà completamente sui margini di solvibilità delle compagnie assicurative, anche perché molte di esse hanno utilizzato i provvedimenti del governo e dell’Isvap, ovvero il regulator assicurativo, per limitare l’impatto delle minusvalenze per calcolare i ratios patrimoniali.
Tuttavia, ora la situazione è più serena in quanto c’è minore preoccupazione nel dover far fronte alla vendita di asset in perdita in caso di riscatti di polizze, anche se nei primi due trimestri ci sono stati deflussi netti importanti nella raccolta delle polizze vita del ramo I. Negli ultimi anni il peso dei titoli di stato nei portfolios delle comapgnie assicurative è aumentato a dismisura, passando dal 33% del 2008 al 48,5% del 2012. Negli ultimi due mesi Generali ha beneficiato molto del rally di Bot e Btp, grazie ai suoi imponenti investimenti fino a 54 miliardi di euro sui bond italiani.