E’ una brutta giornata quella di oggi per Creval dopo il venerdì nero appena trascorso nel quale il titolo, oggi sospeso, ha perso il 25,22% a 0,86 euro per azione: la Consob ha infatti disposto il divieto temporaneo di vendita allo scoperto. Ma cosa sta accadendo?
La situazione è tutt’altro che rosea, la banca valtellinese capitalizza infatti in questo momento 95,3 milioni di euro e per riuscire a sistemare la situazione deve affrontare un aumento di capitale da circa 700 milioni per poter fare pulizia rispetto ai suoi crediti in sofferenza. E non è davvero possibile far finta di non ricordare che dall’annuncio del’aumento il rapporto tra questo e la capitalizzazione è passato dal 2,5 all’oltre 7.
A circa quaranta minuti dall’apertura il titolo era entrato agli scambi con un rialzo del 22,21%. La sospensione è scattata e con esso il divieto della Consob, per via dell’articolo 23 del Regolamento comunitario sullo Short Selling. Creval, ovviamente, sta verificando che le condizioni per una ripresa vi siano tutte e non si sia modificato nessuno assetto: i suoi vertici sono prima volati a Londra e poi si recheranno negli Stati Uniti per avere conferma che i suoi investitori siano ancora intenzionati a fare il proprio “lavoro“. Nel “rafforzamento” preventivato non rientrano, è importante sottolinearlo, le obbligazioni subordinate che Banca Imi, giusto la scorsa settimana, aveva suggerito di inserire in bilancio in modo da rendere più semplice l’aumento di capitale che nelle attuali condizioni appare non semplicissimo da raggiungere senza intoppi. Per ciò che concerne le prossime settimane Creval ha annunciato di aver convocato l’assemblea straordinaria per martedì 19 dicembre.