Stando ai risultati di bilancio 2011 appena comunicati, UBI Banca ha chiuso lo scorso esercizio con una perdita pari a 1,851 miliardi di euro, contro un utile del 2010 pari a 172,1 milioni di euro. A pesare sul conto economico dell’istituto di credito sono state le influenze negative di avviamenti e di altre attività immateriali, senza le quali il risultato netto d’esercizio sarebbe stato equivalente a un utile pari a 349,4 milioni di euro, in aumento di 97,1 punti percentuali rispetto a quanto conseguito nel corso dell’esercizio solare precedente dallo stesso gruppo bancario.
Per quanto concerne gli altri dati, segnaliamo la presenza di un risultato della gestione caratteristica pari a 1,048 miliardi di euro, in crescita di 2,1 punti percentuali rispetto a 1,027 miliardi di euro conseguiti nel corso del precedente esercizio. Più nel dettaglio, il margine di interesse si è attestato a 2,119 miliardi di euro, in calo di 1,1 punti percentuali rispetto ai 2,142 miliardi di euro dell’anno precedente, a causa dell’incremento del costo della raccolta, controbilanciate solo parzialmente da corpose azioni di repricing poste in essere dalla banca. Per quanto concerne invece gli indici patrimoniali, il core tier 1 si è attestato all’8,56%, il tier 1 al 9,09%, il total capital al 13,50%. Il consiglio di amministrazione ha inoltre proposto un dividendo di 0,05 euro per azione.
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Per quanto infine riguarda il solo quarto trimestre dell’anno, il margine di interesse è aumentato di 2 punti percentuali rispetto a quanto conseguito nel terzo trimestre, con commissioni nette in forte crescita (+ 7,9 punti percentuali rispetto al terzo trimestre) e con un risultato della gestione finanziaria in crescita a 24 milioni di euro rispetto ai – 24 milioni di euro del trimestre precedente. I proventi operativi di periodo si sono infine collocati a quota 3,438 miliardi di euro, in calo di 1,7 punti percentuali su base annua.