Il consiglio di amministrazione di Edison, esaminando il resoconto intermedio di gestione al 30 giugno 2012, ha permesso di far luce sulla consistenza dei conti della compagine energetica. Stando al trend assunto nel terzo trimestre dell’anno, i primi nove mesi avrebbero generato un risultato significativamente positivo, grazie principalmente alla conclusione attesa degli arbitrati sui contratti a lungo termine per l’acquisto di gas da RasGas ed Eni, che hanno impattato positivamente sull’Ebitda per circa 600 milioni di euro.
A parlare dell’andamento dei conti Edison è stato il quotidiano La Stampa, che al merito dell’azienda ha dedicato un ampissimo approfondimento. Il contributo dei contratti di long term, precisa infatti il giornale, “unitamente al buon andamento del settore idrocarburi (+8% a 2,7 milioni di barili la produzione di petrolio, +20% a 1.913 milioni di metri cubi standard di gas), si è tradotto in un recupero della marginalità, che si è attestata a 963 milioni di euro. Dati reported predisposti ai sensi del principio contabile IFRS5 considerando Edipower come “discontinued operation”. In particolare i dati dei primi nove mesi del 2012 includono la plusvalenza derivante dalla cessione di Edipower e l’apporto negativo ai margini del contratto di tolling per la fornitura di gas a Edipower. I dati del 2011 sono stati conseguentemente riclassificati per renderli confrontabili con quelli di quest’anno”.
Complessivamente, nei primi nove mesi dell’anno i consumi energetici avrebbero subito una flessione degli stessi sia di energia elettrica (-2,3% rispetto ai primi nove mesi del 2011), che di gas (-2,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno). “Tale situazione di bassa domanda” – conclude infine il quotidiano – “è stata ulteriormente aggravata dall’eccesso dell’offerta sia di energia elettrica – anche in conseguenza del rapido sviluppo del fotovoltaico e delle fonti rinnovabili in genere-, sia di gas. Nel settore gas la combinazione di questi fenomeni ha comportato l’ormai noto disallineamento fra il prezzo del gas venduto spot e quello legato ai contratti di acquisto long term. Una condizione che ha costretto gli operatori di energia a rinegoziare i contratti di acquisto di gas con i propri fornitori per ripristinarne la competitività. Edison ha intrapreso questa strada con tutti i suoi fornitori riuscendo a ottenere la price review delle proprie forniture – con Eni in Norvegia e con Promgas in Russia nel 2011, con RasGas in Qatar e nuovamente con Eni in Libia nel 2012 – e attende per il 2013 l’esito del processo con Sonatrach per il gas di provenienza algerina”.
Qui il nostro approfondimento, di ieri, sui conti Snam Rete Gas.