L’attesa per i risultati della seconda tornata elettorale in Grecia è finita. La vittoria della Nea Dimokratia, contro il movimento anti-euro Syriza, è infatti ritenuto un episodio in grado di garantire l’esistenza di una maggioranza utile per la formazione di un governo in grado di condurre Atene verso la strada europeista, scongiurando il rischio di imminenti rotture all’interno della macrozona che ha adottato la valuta unica.
Al risultato politico si collegano immediati riscontri economico finanziari. Positiva era stata l’apertura delle borse asiatiche (soprattutto, Tokyo e Hong Kong), e positivo è anche lo sprint dell’euro sulle altre valute estere. Segnali piuttosto chiari di come i mercati finanziari abbiano apprezzato vistosamente il risultato delle urne elettorali, e che vedrà la Nea Dimokratia e il Pasok ottenere la maggioranza dei seggi in parlamento, soprattutto nell’ipotesi in cui, come sembra probabile, Dimar, la Sinistra democratica, dovesse aggiungersi alla coalizione.
► CORSA AGLI SPORTELLI IN GRECIA
Per quanto concerne lo spread, il differenziale di rendimento tra i titoli italiani e quelli tedeschi, il valore è attualmente intorno a quota 430 punti, contro i 443 punti della chiusura di venerdì. Cala anche lo spread con i titoli spagnoli, ora sotto soglia 520 punti. Sul fronte delle Borse, Piazza Affari riesce ad aprire con il segno positivo, con un indice Ftse Mib che si apprezza fortemente, oltre i 2 punti percentuali.
► COME CREARE UN PORTFOLIO ANTI CRISI SE SALTA L’EURO
Sembra pertanto che il risultato elettorale possa produrre finalmente gli effetti sperati e attesi. Le nubi che aleggiavano sull’Europa, e che negli scorsi giorni si sono fatti ben più nere del solito, sono lungi dal diradarsi. Eppure un primo passo verso la lunga strada della riappacificazione sembra esser stato effettuato, ponendo altresì le basi per colloqui più distesi nell’imminente sessione di riunioni e di negoziazioni al G20 in corso di svolgimento in Messico.