Eni si espande e rafforza in Asia. Il merito è di Versalis, l’azienda chimica del gruppo energetico italiano, che ha scelto di entrare nei mercati del continente orientale attraverso una nuova sede nella metropoli di Shanghai. Inaugurata ieri dall’amministratore delegato della società, Daniele Ferrari, la sede supporterà le attività che l’azienda conduce attraverso la Eni Chemicals Trading e Versalis Pacific Trading, due newco a partecipazione integrale di Versalis, che opereranno nei mercati di Cina, Taiwan, Corea del Sud, Giappone, Australia, India, Singapore, Malesia, Thailandia, Indonesia, Sri Lanka, Filippine, Vietnam, Pakistan e Bangladesh.
L’obiettivo di questa nuova inaugurazione è piuttosto palese. Versalis (ricordiamo che l’Antitrust ha chiuso istruttoria sul gruppo Eni di cui l’azienda fa parte) desidera infatti cercare di conquistare una importante fetta di mercato nei mercati emergenti a più forte tasso di sviluppo, facendo perno su quelle che sono le proprie caratteristiche fondamentali: le competenze tecnologiche e quelle industriali. La regione permetterà a Versalis di ottimizzare la presenza delle attività commerciali e industriali del comparto di riferimento, svolgendo attività di importazione e di vendita dei prodotti chimici, delle licenze tecnologiche e ancora cercando di sviluppare importanti partnership con player del locale mercato.
Proprio le partnership sembrano essere alcuni degli strumenti più gettonati dal recente corso strategico di Versalis, che non troppo tempo fa ha stipulato un significativo contratto con la malese Petronas, leader nel settore chimico asiatico, al fine di contribuire allo sviluppo degli elastomeri, mediante un sito produttivo a Pengerang. Altre partnership potrebbero inoltre concludersi nel corso dei prossimi mesi.
Stando a quanto dichiarato dalla stessa società, Versalis intende trarre vantaggio dal forte sviluppo che il mercato sta attraversando nel continente, con un tasso di crescita annuale compreso tra il 5 e l’8 per cento. La Cina dovrebbe rappresentare, per l’azienda, il mercato con le maggiori potenzialità: a fungere da traino al business cinese sono infatti i dati del mercato automobilistico (il secondo del mondo per numero di autovetture), con correlata crescita della domanda di pneumatici.
Qui ci chiediamo: conviene investire nel settore petrolifero a settembre 2012?